Filippine: atterrato all’alba nel Paese il primo cargo aereo dell’Organizzazione con 100 tonnellate di aiuti per i bambini delle Filippine e le loro famiglie in arrivo staff medico-logistico, cliniche mobili e aiuti umanitari
Oltre 340.000 € per l’emergenza nel Paese da Save the Children Italia grazie al fondo sostenuto dai suoi donatori
È possibile sostenere la raccolta fondi di Save the Children attraverso il numero verde 800.98.88.10 e la modalità di donazione online www.savethechildren.it/filippine
Save the Children sta svuotando interi depositi di aiuti umanitari dislocati tra Asia, Africa e Europa soccorrendo con un primo cargo aereo i bambini e le famiglie colpiti dal devastante tifone Hayan lo scorso 8 novembre. Stamane all’alba a Cebu è atterrato il primo vettore, nei prossimi giorni ulteriori voli porteranno altri aiuti medico-sanitari nelle aree più critiche del paese. I feriti gravi, le donne in attesa, i neonati e i bambini saranno le priorità di intervento per lo staff medico di Save the Children in arrivo dai tre continenti, da qui a Natale infatti si prevede che nasceranno 8.000 bambini nelle zone colpite dal disastro, popolate da oltre 100.000 bambini sotto i 5 anni. Si stima che siano circa 90.000 le donne incinte allo stato attuale.
Logisti e medici esperti nella risposta alle emergenze hanno accolto l’appello di Save the Children accorrendo da tutto il mondo per portare il sostegno indispensabile a milioni di persone in difficoltà in tutto il Paese: oltre 100 risorse dello staff Save the Children sono presenti nelle aree più critiche sin dalle prime ore dal disastro, un team di 12 dottori è atterrato per soccorrere con trattamenti medici le persone ferite e malate, 9 esperti di logistica provenienti da diversi paesi d’Europa verificano che gli aiuti arrivino a tutte le persone in bisogno, mentre lo staff tecnico dell’Organizzazione prosegue un’attenta valutazione di tutti i bisogni degli abitanti di Llolio-llolio, Rohas, Tacloban e dell’isola di Cebu, quali aree più colpite dal tifone, per dare una risposta adeguata alle necessità della popolazione.
È un’emergenza innanzitutto per i 3.9 milioni di bambini colpiti dal tifone più potente che si sia abbattuto sul paese racconta da Tacloban Cat Carter, operatrice Save the Children “I dottori qui ci riferiscono di aver terminato tutte le scorte di medicinali e forniture mediche, non riescono a portare avanti il loro lavoro in condizioni così disperate, senza forniture mediche non sanno come soccorrere i bambini rimasti gravemente feriti durante la fuga dalla tempesta, e nel frattempo continuano ad arrivare tantissimi bambini e adolescenti con febbre alta e diarrea”.
La contaminazione delle acque infatti aumenta in modo esponenziale il rischio di infezioni anche respiratorie ed epidermiche, costituendo una grave minaccia soprattutto per la salute dei bambini. Anche la loro protezione è un fattore molto critico, come sempre nelle prime settimane successive ad una catastrofe umanitaria. Sono tantissimi i bambini che nel caos del tifone hanno perso i genitori e gli adulti di riferimento, trovandosi adesso orfani, soli e a rischio di sfruttamento e abuso. È quanto mai urgente quindi offrire a tutti i bambini un posto sicuro dove rifugiarsi mentre si intensificano gli sforzi per ricongiungerli alle loro famiglie.
La mancanza di un posto sicuro, di cibo e di acqua potabile rende ancora più brutale la situazione per i tantissimi bambini colpiti da questo dramma. Ci sono ancora corpi senza vita che giacciono ovunque si diriga lo sguardo, carcasse di animali e rifiuti disseminati dappertutto. Queste condizioni rappresentano un grave rischio per la salute di tutte le persone e renderanno ancora più complesso il lavoro dei medici e dei dottori accorsi per salvare la popolazione in difficoltà.
È una vera corsa contro il tempo per portare tutta l’assistenza medica necessaria, in una fase in cui purtroppo non è ancora chiara la reale portata della tragedia. Il passaggio del tifone ha devastato anche Panay e le isole circostanti, causando la morte di almeno 50 persone, la distruzione di 90.000 abitazioni e di tutte le imbarcazioni in un’isola che vive unicamente di pesca, mentre altre 500.000 persone sono state colpite nell’area di Capiz.
Lo staff medico di Save the Children è atterrato a Cebu insieme ad un cospicuo carico di aiuti umanitari, tra cui 4 cliniche mobili con tutta l’attrezzatura medica necessaria, 10.000 pezzi tra teloni e lenzuola, 12.000 coperte, 13.600 taniche per l’acqua, 2.500 kit da cucina, 500 kit per i neonati, 100 tende termiche, 5.000 secchi.
Per sostenere l’intervento immediato di Save the Children nelle Filippine è attivo il numero verde 800.98.88.10 dalle ore 9 alle 21, oppure è sufficiente collegarsi al sito dell’Organizzazione www.savethechildren.it/filippine
Sono disponibili portavoce per interviste in Inglese da Tacloban
Il video appello di Cherie, sopravvisuta al disastro
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
Tel. 06 48070071-81-63