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Lampedusa, Save the Children: situazione inaccettabile per i minori bloccati sull’isola. Ritardi nell’identificazione e assenza di un piano certo per il loro trasferimento dall’isola

La situazione dei circa 350 minori (tra identificati e non) ancora presenti sull’isola di Lampedusa è inaccettabile, e le loro condizioni già precarie, rischiano un rapido peggioramento.

Dopo diversi giorni di rassicurazioni da parte delle istituzioni deputate non è ancora possibile sapere cosa si sta ideando per risolvere il caso di questi 350 minori e di quelli che potrebbero arrivare nei prossimi giorni; e tutto ciò nonostante il fatto positivo che ieri la Conferenza Unificata Governo-Regioni ed Enti Locali abbia recepito la richiesta di Save the Children per un piano di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati con un fondo specifico pluriennale garantito dal Governo.

“Save the Children è a conoscenza di almeno 150 posti pronti ad ospitare i minori e dopo la Conferenza con le Regioni è sicura che altri siano ancora disponibili: dunque cosa si aspetta ? perché non si fanno partire subito almeno gli identificati ? E’ più di un mese che questo problema attende una qualche soluzione,” ha dichiarato Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia Europa di Save the Children.

“E’ assolutamente necessario che le attività di identificazione vengano immediatamente potenziate e siano la priorità delle autorità preposte sull’isola cosicché tutti i minori possano essere identificati il prima possibile.”

“Riteniamo indispensabile che entro oggi venga reso noto il piano di accoglienza con l’elenco delle destinazioni disponibili nei Comuni sul territorio nazionale perché si possa procedere urgentemente al trasferimento dei minori e al loro collocamento, e possano essere rassicurati sul loro futuro.”

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia, Tel. 06.48070023-71-001; 348.1580378 - 338.7518129
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