Salta al contenuto della pagina

Safer Internet Day, Save the Children e Adiconsum: l’8% di minori tra i 15 e i 17 anni che usa Internet posta foto di sé nudi ma il dato potrebbe essere sottostimato.

Nella rete i giovani pre-adolescenti e adolescenti italiani portano tutto il loro mondo, a 360 gradi. Dunque non solo amici e amicizia, intrattenimento e relax, informazione e notizie di musica, moda, sport, diete, ma anche sessualità e sesso. Senza risparmiarsi nessuna esperienza, pur in bilico e rischiosa: dall'inviare foto e immagini di sé nudi, a uscire con persone conosciute in Internet ad avere rapporti sessuali con qualcuno contattato in rete. E tutto ciò accade più di frequente di quanto non si creda e anche in quell'età ponte, ancora un po' bambina fra i 12 e i 14 anni: il 4% di ragazzini e ragazzine con questo breve curriculum vitae dichiara esplicitamente di inviare spesso fotografie di sé nudi o in pose sexy. Percentuale che sale all'8% fra i 15-17. Ma il dato è probabilmente sottostimato: perché richiesti di un proprio parere su quanto siano diffusi tra gli amici certi comportamenti come inviare video o immagini di sé nudi o semisvestiti, il 22% dice che sì, questa è una pratica diffusa. Se poi si chiede a che età si è inviato il primo messaggio un po’ osé, con sottintesi e riferimenti sessuali, le conferme fioccano e le percentuali salgono: ben il 47% dice di averlo fatto tra i 10 e 14 anni, gli altri dai 15 in su.

E' la nuova ricerca di Save the Children e Adiconsum, realizzata da Ipsos 1, “Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani” a portare per la prima volta alla luce con dati chiari ed espliciti, quel segmento di vita di adolescenti e pre-adolescenti che è la sfera sessuale. Ma con un obiettivo preciso, legato alla data di oggi: 9 febbraio, Safer Internet Day, la giornata istituita dalla Commissione europea per promuovere un uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie fra i ragazzi con meno di 18 anni.

Save the Children e Adiconsum sono il referente italiano del Safer Internet Programme2.

La data del 9 è cruciale per parlare ad un ampio pubblico, sia di giovani che di adulti, di come utilizzare al meglio, in sicurezza e in modo consapevole, i nuovi media. Il tema di questa settima edizione del Safer Internet Day è la tutela della privacy online, cioè di come trattare quei dati sensibili che sono la propria età, la propria identità. Tradotto nelle azioni che si fanno in rete: quando, come e se pubblicare foto o video di sé, rendere nota a tutti la propria età, l'indirizzo della propria scuola o addirittura quello di casa”, commenta Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.

E' molto importante essere consapevoli che qualsiasi cosa noi postiamo, rendendola accessibile a tutti, esce dal nostro controllo e si propagherà in rete senza che sia possibile fermarla o cancellarla”, osserva Paolo Landi, Segretario generale di Adiconsum. Quindi rivolgendoci idealmente a ogni utente della rete, con il claim della campagna che abbiamo lanciato oggi insieme ad altre 18 sigle, noi gli diciamo, Posta con la Testa!”.
Secondo la ricerca di Save the Children e Adiconsum, i ragazzi e ragazze italiane fanno ampio uso della rete per esprimere e vivere la loro sessualità e rilasciano con relativa facilità i loro dati personali.

La sessualità online e offline
Tra i comportamenti che gli intervistati dichiarano infatti diffusi tra la propria cerchia di amici, molto presente inviare messaggi con riferimento al sesso (43%), inviare dati personali a qualcuno conosciuto in Internet (43%), guardare video o immagini a sfondo sessuale su Internet (41%), ricevere messaggi con riferimento al sesso (41%), dare il proprio numero di telefono a qualcuno conosciuto in Internet (40%) e, non ultimo, tra i più diffusi, avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto solo in rete (22%).

Anche lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale sembra essere un fenomeno piuttosto diffuso (fra gli amici) secondo il 22% degli intervistati 3: percentuale che scende al 17% per i giovanissimi (12-14 anni), ma risale al 25% per i 15-17enni e al 26% per gli over 17.

Interessante sottolineare come la percentuale di diffusione sia pari al 14% per lo scambio di immagini proprie di nudo al fine di ricevere regali come ricariche e ricompense in denaro.

E percentuali analoghe emergono laddove i ragazzi vengono interpellati sui loro comportamenti e non su quelli degli amici: il 45% dichiara di ricevere messaggi con riferimento al sesso, il 37% dà il suo numero di cellulare online, il 24% riceve immagini o video di persone conosciute solo online seminude o nude, il 19% ammette di avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto in rete.

Quanto alla gestione dei propri dati personali, i ragazzi non sembrano curarsi molto di che fine facciano e li consegnano alla rete spesso e facilmente: il 44% degli intervistati dichiara infatti di postare proprie foto e il 34% di pubblicare video su di sé.

Quello che colpisce è che questi giovani si dichiarano consapevoli dei rischi e dei pericoli nei quali rischiano di incappare”, prosegue Valerio Neri. “Le molestie via cellulare o e-mail vengono segnalate come un problema all’ordine del giorno da circa un terzo degli intervistati (29%), così come l’alta probabilità - dichiarata dal 37% - di imbattersi in maniaci o squilibrati in caso di scambio di immagini a contenuto sessuale. Tuttavia anche se sono razionalmente consapevoli che prevalgono i rischi (76%) sui vantaggi (7%) questo non sembra essere un deterrente”.

D’altra parte il modo con cui i ragazzi vivono la sessualità online sembra il riflesso di una serie di comportamenti “off line” particolarmente a rischio. Il 40% degli intervistati segnala come diffuso tra i propri amici, l’avere rapporti sessuali completi (il 15% tra coloro che hanno 12-14 anni), il 30% il consumo di droghe leggere, (13% tra i più giovani; 40% tra i 15-17enni), il 24% atteggiamenti di disprezzo verso stranieri o disabili, il 19% segnala come diffuso il partecipare attivamente ad episodi di bullismo (ed il 22% dichiara diffuso tra i propri amici il subirlo), il 15% il furto nei negozi, il 13% la guida senza patente ed 12% l’uso di droghe pesanti (il 7% tra i 12-14enni).

“In questo contesto, lo scambio di fotografie proprie ed altrui nude in internet probabilmente non appare agli occhi dei ragazzi più di tanto preoccupante”, spiega ancora Neri.

Quanto al perché i teenager italiani decidono di “svelarsi” in rete, la risposta più frequente è su stimolo di amici (43%) e fidanzati (33%), anche se non è trascurabile l’input di persone conosciute in internet o sconosciute. E poi Internet ha, ai loro occhi, un ritorno positivo: per molti consente di vincere la timidezza, divertirsi e avere relazioni “extra”. Ciò fa pensare ad un utilizzo “alternativo” del web che consente di esplorare la sessualità e le relazioni con minore inibizione e di immaginare e spesso idealizzare l’”altro” con cui capita di raggiungere livelli di intimità e confidenze più facilmente che nella vita reale. Per contro, al primo posto fra le possibili conseguenze negative delle loro pubblicazioni spregiudicate, il timore di essere “scoperti” cui si affianca il rischio di “cattive esperienze” (questo secondo problema è molto meno sentito da parte di coloro che sono molto attivi nell’invio di messaggi o video a contenuto sessuale).

“Le motivazioni che spingono i ragazzi sembrano essere afferenti più alla sfera dell’autostima e dell’affermazione di sé stessi che il frutto di una valutazione attenta e lucida”, commenta ancora Valerio Neri, “e questo sembra confermare come l’utilizzo che i ragazzi fanno di Internet e cellulari sia fortemente influenzato dalla sfera delle relazioni e delle emozioni e che pertanto l’affettività, insieme alla percezione del rischio e alla consapevolezza dei pericoli, sia un ambito fondamentale sul quale agire in termini di prevenzione quando si parla di sicurezza in rete”.

“Per questo oggi, insieme ad altri 18 partner tra istituzioni nazionali e internazionali, social network e aziende di telefonia”, spiega il Direttore di Save the Children Italia, “lanciamo la Campagna Posta con la Testa, con messaggi e consigli sul sito www.sicurinrete.it tesi a far riflettere ragazzi e adulti sulle possibili conseguenze di certi comportamenti, e anche a ricordare loro che è possibile tutelare la propria privacy in rete utilizzando tutta una serie di accortezze e strumenti messi a disposizione di servizi di socialnetworking, usando di più… la propria testa. Perché il primo garante della sicurezza in rete di un giovane è lui stesso”.

Il Comitato Media e Minori sente oggi una delegazione di ragazzi
Tra le altre attività di sensibilizzazione per il Safer Internet Day, una quindicina tra scuole, blogger e associazioni non profit - coordinate da Adiconsum e Save the Children - contribuiranno nella giornata di oggi alla promozione della Campagna Posta con la Testa sia online sia attraverso incontri e seminari in diverse città italiane. Per i ragazzi ci sarà anche la possibilità di dire la loro partecipando a una chat in rete.

Inoltre sempre oggi alle ore 9.30 presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni (Viale America, 201) a Roma, una delegazione di 6 ragazzi, incontra il Comitato Media e Minori. Durante l’incontro, a cui partecipano anche il Presidente del Comitato Franco Mugerli, alcuni rappresentanti degli utenti, come Angela Nava del Coordinamento Genitori Democratici, rappresentanti delle emittenti e altri rappresentanti istituzionali, i ragazzi saranno chiamati ad esporre il loro parere su alcuni programmi televisivi. L’auspicio è che l’ascolto dei ragazzi diventi una prassi soprattutto in considerazione del fatto che il Comitato assumerà le competenze in materia di nuovi media.

L’incontro si inserisce nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione a cui hanno preso parte i ragazzi in qualità di rappresentanti del Gruppo consultivo dei giovani del Centro italiano per la sicurezza in internet coordinato da Save the Children Italia e Adiconsum (con il co-finanziamento dalla Commissione europea).

E il tema centrale del Safer Internet Day 2010 - la gestione dei dati e delle immagini personali online - è stato anche al centro delle attività dell’Easy Bus. L’autobus attrezzato con postazioni Internet che sta girando l’Italia per promuovere tra i giovani un utilizzo consapevole e sicuro dei nuovi media nell’ambito della Campagna Easy di Save the Children e Adiconsum 4, ha fatto tappa sabato scorso (6 febbraio) a Roma dove un gruppo di studenti della Scuola Media “Settembrini”sono stati coinvolti in attività partecipative per riflettere sul tema della giornata.

La7 per Posta con la Testa
A partire da oggi e fino a sabato 13 febbraio la Campagna Posta con la Testa sarà promossa anche da La7 che trasmetterà lo spot “Posta con la Testa” all’interno del proprio palinsesto televisivo.

E’ disponibile un beta con lo spot “Posta con la Testa” e un secondo spot realizzato da Save the Children, più immagini libere di minori che utilizzano le nuove tecnologie. Un preview di entrambi al link: www.youtube.com/user/PostaConLaTesta.

La ricerca è scaricabile all’indirizzo: www.savethechildren.it/pubblicazioni

NOTE:
1 La ricerca è il risultato di 453 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), effettuate presso adolescenti e pre-adolescenti dai 12 ai 19 anni di Nord, Centro, Sud Italia e Isole, tutti con accesso al web. Il campione è stato intenzionalmente sbilanciato a favore dei ragazzi di 12-17 anni perché l’obiettivo dell’analisi era quello di fotografare il fenomeno tra i minorenni.

2 Il programma Safer Internet è il principale piano di intervento della Commissione Europea in materia di nuovi media e tutela dei minori. Save the Children e Adiconsum rappresentano lo snodo italiano del programma, nel quale si inserisce EASY, la campagna di sensibilizzazione portata avanti da Save the Children e Adiconsum che mira a diffondere nei più giovani, un utilizzo consapevole e positivo dei nuovi media, attraverso, tra l’altro, attività nelle scuole, un Ludobus attrezzato che gira l’Italia, attività di advocacy e un sito dedicato (www.easy4.it).

3 Va sotto il nome di sexting - parola che nasce dall’unione di sex +texting - il postare o lo scambiare via cellulare immagini particolarmente provocanti di sé (nudi o semi-nudi) con amici e/o sconosciuti.

4 Vedere nota 1.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
Tel: 06.48070023-71
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it