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Strage Scuola: Save the Children apre a Newtown uno Spazio a Misura di Bambino per supportare i minori colpiti dal terribile evento e diffonde un decalogo di auto-aiuto per i genitori

Save the Children ha aperto uno Spazio a Misura di Bambino presso la scuola media Reed di Newtown in Connecticut, per fornire ai bambini uno spazio sicuro e protetto dove giocare ed esprimere se stessi mentre i genitori sono a loro volta impegnati nel cercare e ricevere counseling e supporto a seguito della terribile tragedia che ha colpito la loro comunità.

Save the Children è estremamente addolorata per quanto accaduto a Newtown, a sole 20 miglia da Wesport (sede statunitense della organizzazione internazionale che dal 1919 lavora per migliorare le condizioni dei bambini nel mondo) ed è pronta a dare il proprio aiuto alle autorità locali e ai partners in relazione alle necessità.

Save the Children ha allestito e sta gestendo lo Spazio a Misura di Bambino – che si trova presso la Reed Intermediate School di Newtown, la scuola in cui vanno gli alunni che hanno terminato il ciclo di Scuola primaria presso la Sandy Hook Elementary School, dove è accaduta la tragedia - sulla base di criteri e standard frutto di una decennale esperienza nella protezione dei bambini in situazioni di emergenza e post emergenza in tutto il mondo.

L’organizzazione umanitaria ha anche sviluppato linee-guida per aiutare bambini che possono ritrovarsi esposti agli effetti indiretti di una crisi o di eventi disastrosi e scioccanti, come quello di Newtwon.

Attualmente la principale preoccupazione di genitori, insegnanti e nonni è relativa a quanto le drammatiche immagini, le notizie e discussioni sul tragico evento possano impattare sul benessere emotivo dei loro figli e stanno cercando counseling e supporto. Save the Children ha quindi anche stilato un semplice ma chiaro decalogo utile a genitori e adulti che debbano aiutare dei bambini in situazioni di emergenza:
  1. Limitare il tempo di esposizione delle bambine/i alla tv. Mentre per gli adulti è molto importante restare costantemente informati sulla situazione, le immagini e i report televisivi possono essere confusivi e terrorizzanti per i bambini. Guardare troppa tv può opprimere e destabilizzare emotivamente i bambini.
  2. Ascoltare attentamente i propri figli. Cercare di capire quanto il bambino sappia e capisca della situazione prima di rispondere alle sue domande. I bambini possono vivere con stress quello che non comprendono. Quindi è fondamentale indagare bene su cosa i bambini/figli sappiano e poi parlare loro per aiutarli a capire la situazione, placare e contenere le loro paure e preoccupazioni.
  3. Rassicurare i bambini. Dire ai bambini che gli adulti stanno facendo tutto il possibile per proteggere e aiutare i bambini coinvolti nel tragico evento. Inoltre dire loro che in caso accadesse di nuovo qualcosa di brutto la loro principale occupazione sarà di proteggerli. Assicurarsi quindi che loro sappiano che saranno protetti.
  4. Stare molto attenti ad eventuali e significativi cambiamenti nel comportamento dei bambini. Per esempio nei ritmi del sonno, nelle abitudini alimentari, nei livelli di concentrazione. Inoltre non trascurare improvvisi cambi di umore o se di frequente i bambini accusano dolore. Se qualcuno di questi sintomi si manifesta, è probabile che si riduca in breve tempo. Se questo non accade e i sintomi permangono bisogna rivolgersi a servizio di counseling e supporto professionali.
  5. Comprendere i bisogni e le necessità di ogni singolo bambino. Ogni bambino infatti vive in modo differente una situazione disastrosa. Man mano che un bambino cresce, le sue abilità intellettuali, fisiche ed emotive cambiano. I bambini più piccoli dipenderanno in larga parte dai propri genitori nel dare un senso a quello che accade; i bambini più grandi e gli adolescenti acquisiranno informazioni da vari canali, come gli amici o i media. Tenere presente che una situazione critica e disastrosa può avere un impatto su qualsiasi bambino, di qualsiasi età. Quindi è necessario assicurare loro affetto, comprensione e supporto.
  6. Dare ai bambini/figli un surplus di tempo ne attenzione. I bambini hanno bisogno di una forte e personale attenzione per sentirsi al sicuro. Bisogna parlare, giocare con loro e soprattutto ascoltarli. E’ necessario trovare il tempo per coinvolgere in attività dedicate i bambini di ogni età.
  7. Essere un modello per i propri bambini. Loro impareranno dall’adulto e dal suo modo di reagire ad un evento drammatico, come reagire e comportarsi. Quanto dire a un bambino a proposito del proprio umore e feeling rispetto all’accaduto deve dipendere dall’età e maturità del bambino. Un adulto può decidere di mostrare e dire di più a un bambino più grande e più maturo ma deve farlo sempre con calma.
  8. Osservare i propri comportamenti. E’ importante mostrarsi sensibili verso le persone colpite da un evento drammatico anche per insegnare al proprio figlio che tutti abbiamo bisogno di aiuto e che è importante sostenersi gli uni gli altri.
  9. Aiutare i bambini/figli a riprendere una routine di vita. In genere i bambini traggono beneficio dal fare attività routinarie come mangiare nell’orario solito, andare a letto all’ora consueta, giocare con gli altri. I genitori dovrebbero poi fare in modo che la scuola torni ad essere presto parte della giornata del bambino e a non parlare troppo del disastro.
  10. Incoraggiare i figli/bambini a fare lavori volontari. Aiutare gli altri può dare al bambino un senso di controllo e sicurezza e contribuire a promuovere e stimolare in lui comportamenti supportivi. Durante un disastro bambini e adolescenti possono sperimentare un cambiamento in positivo aiutando i propri coetanei in situazione di bisogno.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia
tel. 06.48070023-071-081-001
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