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11 anni di guerra in Siria, bambini ancora sotto le bombe

quattro bambini siriani sono sulla soglia di una tenda di un campo rifugiati, una di loro è più grande e tiene in braccio un altro.

Il 15 marzo ricorre il triste anniversario dello scoppio della guerra in Siria, arrivato ormai all’undicesimo anno. Superato il decennio di questo conflitto, i bambini ancora vivono sotto le bombe e sono costretti ad affrontare condizioni di vita terribili. In 6,5 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria, oltre 2 milioni e mezzo sono ormai fuori dalla scuola e in quasi 800 mila soffrono di malnutrizione.

Sono condizioni di vita inaccettabili per ogni persona e in particolare per i bambini che abitano in campi sporchi e non sicuri, esposti a bombardamenti e ad attacchi aerei, e devono affrontare quotidianamente fame, malattie e malnutrizione.

Siria: un conflitto senza fine


Non si fermano le vittime tra i civili, soprattutto nel nord della Siria. Nel 2021, insieme ad Hurras Network, un nostro partner sul territorio, abbiamo registrato almeno 15 attacchi ad istituti scolastici in tutta la Siria nord-occidentale. Ad ottobre, tre bambini e un insegnante sono stati uccisi in un attacco mentre andavano a scuola. 

Anche la crisi economica imperversa. Una combinazione letale di COVID-19, svalutazione delle principali valute e carenza di beni di prima necessità, ha gettato il paese in una profonda crisi economica, soprattutto nel nord del Paese, dove le famiglie sono costrette a lottare quotidianamente per la sopravvivenza. Circa 12 milioni di persone, il 55% della popolazione, vivono in uno stato di insicurezza alimentare. In molti dipendono in maniera sostanziosa dagli aiuti umanitari e non possono permettersi l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Molte famiglie sono costrette a mandare a lavorare i propri figli e il lavoro minorile nel Paese è oggi al 22%.

Non solo crisi alimentare, anche la crisi idrica e la siccità stanno mettendo a dura prova la popolazione, il livello dei fiumi si sia abbassato e le persone non riescono ad accedere alle infrastrutture idriche perché danneggiate.

Una crisi da non dimenticare

Naturalmente in queste settimane l’attenzione è tutta puntata sulla guerra in Ucraina, ma non possiamo dimenticare la situazione drammatica dei bambini siriani. 

Tutte le parti in guerra devono porre fine alla violenza per garantire che i bambini vivano in un ambiente sicuro. La comunità internazionale deve aumentare i finanziamenti e la fornitura di beni e servizi salvavita, essenziali affinché tutti i bambini sopravvivano, siano aiutati ad affrontare gli effetti del conflitto e a crescere sani. Inoltre, i rifugiati che sono fuggiti dalla Siria devono essere protetti, così come previsto dal diritto internazionale

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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