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Alluvioni in Sud Sudan, 200 mila bambini costretti alla fuga

capanne allagate sud sudan

A causa delle pesanti alluvioni che hanno colpito il Sud Sudan, centinaia di migliaia di bambini - almeno 200 mila - già messi a dura prova dalla malnutrizione, sono stati costretti a sfollare dalle loro case insieme alle proprie famiglie.

La popolazione colpita dalle alluvioni

È stato stimato che, in totale, 900 mila persone sarebbero state colpite dalle inondazioni e costrette a lasciare le loro case e i loro terreni agricoli.
Pibor, nella contea di Jonglei, e Maban, nella contea dell'Alto Nilo, sono tra i centri più colpiti, con dati allarmanti che indicano che le aree a monte, tra settembre e ottobre, abbiano ricevuto oltre il 230% rispetto alla normale quantità di pioggia, pari a 425 mm di pioggia rispetto alla media del periodo di 200 mm.

Oltre il 60% della popolazione colpita, già prima delle piogge stava affrontando una situazione molto complicata e alle prese con la grave malnutrizione dei bambini. Ora che 42 centri nutrizionali sono stati travolti dalle inondazioni, queste persone e i loro bambini non potranno accedere alle cure mediche salvavita di cui hanno bisogno.

Altra questione molto preoccupante, la possibilità che molte famiglie abbiano perso i documenti nel panico della fuga, compresi i certificati necessari per l’accesso ad alcuni servizi fondamentali. 

Per le prossime settimane, continuano ad essere previste forti piogge e la portata delle inondazioni rischia di aggravarsi ulteriormente. L'attuale situazione è drammaticamente peggiore rispetto a quella degli anni precedenti e anche l’esodo della popolazione ha una portata molto più alta.

La nostra risposta sul campo

Il nostro staff sul campo sta rispondendo all’emergenza in corso, nelle aree prive di accesso a servizi sanitari, idrici o nutrizionali essenziali e stiamo lavorando con il governo e i partner locali per supportare 2.400 famiglie che necessitano immediatamente di beni essenziali come rifugi di emergenza e kit igienici.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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