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Libri per bambini da 0 a 6 anni: leggere senza stereotipi attraverso le illustrazioni

bambina sdraiata per terra su un tappeto colorato disegna

Esistono molti libri illustrati per bambini anche molto piccoli che attraverso la possibilità di lettura accompagnata delle immagini educano all’uguaglianza e alla valorizzazione delle differenze.


Imparare a guardare ci consente di costruire gli strumenti per vedere la realtà in modo nuovo, senza stereotipi, generalizzazioni e categorizzazioni arbitrarie che riguardano ogni aspetto della nostra vita.


6 libri per bambini da 0 a 6 anni per leggere senza stereotipi

Per raccontare cosa sono gli stereotipi e le differenze possiamo prendere spunto da alcuni libri proposti dal progetto Leggere senza stereotipi nato nel 2012, con lo scopo di creare un osservatorio sull’editoria di qualità rivolta a bambine e bambini e costruire una selezione bibliografica in continuo aggiornamento, una catalogo online per educare alle differenze.

Libri per bambini 0-3 anni

  • A più tardi, Jeanne Ashbé, Babalibri

Un racconto rassicurante delle routine al nido, attraverso immagini e parole: il distacco dalla mamma o dal papà, l'accoglienza, i giochi, il momento di colorare, il pranzo, i litigi, fino all'ora di tornare a casa, quando mamma o papà arrivano a riprendersi i loro bambini e le loro bambine.

  • Amici?, Brunella Baldi edizioni Corsare 

Tra i tentativi di fare amicizia e gli affettuosi gesti di Tibù, i dispetti e i capricci di Ubà vengono messi in scena i giochi, i piccoli conflitti e la ricerca delle soluzioni che animano le amicizie dei più piccoli e delle più piccole.

  • Aspetto un fratellino, Marianne Vilcoq, Babalibri


La mamma annuncia a Camilla l'arrivo di un fratellino. Camilla non è contenta, è preoccupata, ge-losa e imbronciata. Le emozioni della bambina cambiano e crescono con il pancione della mamma.


Libri per bambini 3-6 anni

  • A che pensi? Laurent Moreau, Orecchio Acerbo Editore. 

Ogni pagina in cui si presenta un personaggio ha una finestra che si può aprire in corrispondenza della sua testa e che svela a cosa sta pensando. Una carrellata di bambine, bambini e persone grandi che risultano essere poi una sorta di foto di gruppo scattata in una piazza di una qualunque città. E per ogni personaggio un'emozione.

  • Amo non amo Anna Baccelliere, Ale + Ale, Arka edizioni. 

Un libro che mette in evidenza il filo che unisce i diritti riconosciuti a  bambini e bambine occidentali e quelli negati in molti altri paesi. Una rappresentazione chiara dell’articolo della Convenzione dei diritti sull’infanzia: “Nel mondo ogni bambino ha diritto di giocare”.

  • Avete visto Anna? Susanna Mattiangeli, Chiara Carrer, il Castoro. 

La mamma cerca Anna che si è persa al supermercato. Molte persone le si fanno intorno per aiutarla. Ma com'è fatta Anna? La vicenda diventa un espediente per riflettere, con leggerezza e acume, sulla difficoltà di definire e definirsi, sul pericolo e sull'inconsistenza delle categorie in cui troppo spesso si cerca di rinchiudere gli individui, le storie di ciascuno, le mille facce delle diverse emotività.


L’importanza dell’educazione alle differenze nella prima infanzia


Attraverso i libri illustrati le bambine e i bambini crescono, si riconoscono, e trovano corrispondenze con la propria quotidianità. Un’attenzione all’educazione alle differenze a partire dalla primissima infanzia permette a bambine e bambini di costruire un proprio sistema di codici per sentirsi parte della società. 


A volte infatti la nostra società ci fa sentire inadeguati e ci porta a una frustrazione nei confronti degli adulti e delle loro aspettative oppure all’interno di un gruppo o tra pari. Per evitare di innescare questi meccanismi sin dall’inizio si possono mettere in atto buone pratiche che muovano modelli di relazioni paritarie, basate su rispetto e consenso, non sessiste e non discriminanti. 


Educare alle differenze in una realtà complessa


Educare alle differenze significa aprirsi alla complessità della realtà, delle situazioni che viviamo, delle narrazioni che riportiamo.

In occasione della formazione da parte dell’Associazione di Promozione Sociale SCOSSE all’interno dei nostri Spazi Mamme di Roma e Bari, è stato dato spazio agli albi illustrati perché sono un efficace strumento di lavoro per genitori ed educatori. Questi libri da piccoli, attraverso le figure, ci narrano storie, fanno emergere il nostro immaginario e contribuiscono a costruire la nostra identità. 

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