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Yemen: bombardato ospedale, uccisi 5 bambini

Macerie di un ospedale distrutto in Yemen

Aggiornamento delle ore 19:

È salito a cinque il numero di bambini uccisi ieri durante il bombardamento aereo che ha colpito un ospedale sostenuto da Save the Children a Kitaf, in Yemen. La vittima più giovane aveva solo 8 anni, a cui si aggiungono un bambino di 10 anni, due di 12 e uno di 14. Il bilancio totale dell’attacco è quindi di 8 vittime.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

Sette persone, tra cui 4 bambini, sono state uccise oggi nel corso di un raid aereo che ha colpito un ospedale che supportiamo a Ritaf, città nei pressi di Saada.

L’ospedale era aperto solo da mezz’ora e molti pazienti e il personale stavano ancora arrivando quando il missile è caduto a circa 50 metri dalla struttura. Tra le vittime un operatore sanitario, che ha perso la vita insieme ai suoi due bambini, altri due bambini e un addetto alla sicurezza. Otto persone sono rimaste ferite, mentre altre due risultano disperse. 

L’attacco è avvenuto nel giorno del quarto anniversario dall’inizio della guerra in Yemen e proprio nei giorni scorsi avevamo denunciato come nell’ultimo anno, 37 bambini ogni mese hanno perso la vita a causa delle bombe straniere. 

"Siamo scioccati e atterriti da questo attacco. Bambini innocenti e operatori sanitari hanno perso la vita in quello che sembra essere stato un attacco indiscriminato a un ospedale in un'area densamente popolata. Attacchi come questi sono una violazione delle leggi internazionali”, ha spiegato la CEO Helle Thorning-Schmidt, che ha visitato le strutture sanitarie dell’Organizzazione in Yemen lo scorso anno. “Questi bambini - ha proseguito - hanno il diritto di essere al sicuro nei loro ospedali, nelle loro scuole e nelle loro case. Dobbiamo assolutamente fermare questa assurda guerra sui bambini".

Chiediamo che vengano applicate tutte le pressioni diplomatiche alle parti coinvolte nel conflitto per risolverlo immediatamente attraverso consultazioni e negoziazioni. In Italia abbiamo lanciato una petizione pubblica on line per chiedere al nostro Paese di fermarne immediatamente l’esportazione di armi alla Coalizione Saudita che vengono adoperate per attacchi indiscriminati contro i bambini.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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