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You the Future raccontato da Fuoriclasse

Classe con due ragazzi di spalle seduti al banchi che guardano uno schermo che proietta teams

“Questa esperienza ci ha permesso di rendere più stretto il rapporto tra genitori e insegnanti; di condividere e comprendere la fatica, il privilegio che i reciproci ruoli richiedono nell’accompagnare la crescita dei giovani che ci sono affidati”.

Così Annalisa, insegnante in una scuola media romana, racconta la sinergia creatasi quest’anno grazie a You the Future. Lo fa circondata - virtualmente - da dodici tra studenti, colleghi e genitori, durante un workshop online in cui i partecipanti si sono raccontati collettivamente, condividendo ciò che più gli rimarrà del percorso a cui hanno preso parte in questo anno così atipico.  

L'intervento di You the Future

Un intervento composito quello di You the Future, il cui asse volto alla formazione e all’empowerment nelle scuole primarie e secondarie si è strutturato in percorsi genitoriali (vòlti a rafforzare le competenze necessarie ad accompagnare il percorso scolastico dei figli e sostenere l'alleanza scuola-famiglia alla luce dell’emergenza in corso), laboratori per i docenti e dirigenti scolastici (finalizzati a migliorare le competenze e la motivazione degli “addetti ai lavori” su approcci educativi e didattici basati sulla partecipazione, con attenzione particolare alla didattica a distanza e in presenza, e alla riorganizzazione della vita scolastica), Consigli Fuoriclasse (mirati ad aumentare la partecipazione e la presa in seria considerazione della voce degli studenti nei processi decisionali relativi a spazi scolastici, didattica, relazione e collaborazione con il territorio alla ripresa dall’attività scolastica) e laboratori per la ripartenza (percorsi laboratoriali di sostegno al gruppo classe per promuovere l’accoglienza a scuola, rielaborare i vissuti relativi all’emergenza Covid-19, e rafforzare le dinamiche relazionali). 

“Fare la rappresentante nei Consiglio Fuoriclasse mi ha dato modo di vedere i professori non solo come un’autorità, ma come qualcuno con cui avere uno scambio alla pari” dice Chiara, terza media, riflettendo su quale sia stato il principale cambiamento che ha notato prendendo parte al progetto; annuisce Edoardo, stesso anno, che chiosa “Sì, il confronto con i professori è diverso, sicuramente ora sento di poter esprimere la mio opinione e di poter chiedere la loro non solo su cose che riguardano le materie scolastiche”. 

Dal loro canto, Annalisa e Roberta, le insegnanti, sottolineano quanto i Consigli Fuoriclasse rappresentino un’occasione di crescita e affermazione per i ragazzi e le ragazze. Occasione, in particolar modo, per passare dal sentirsi “oggetti passivi dell’apprendimento a soggetti attivi. In particolare questa fascia d’età (11-14 anni) ha già un’identità ben precisa, sa come poter migliorare il sistema-scuola dopo anni passati al suo interno. I Consigli sono stati lezioni e occasioni di cittadinanza attiva, molto più efficaci di una classica lezione frontale”.

Di fondamentale importanza è stato anche il ruolo che i laboratori per la ripartenza e l’attività di gruppo hanno giocato alla riapertura delle scuole a settembre, dopo mesi di didattica a distanza e isolamento dal resto del gruppo classe. “I laboratori in cui abbiamo parlato delle emozioni ci hanno aiutato a ri-conoscerci con i compagni dopo tutti quei mesi a distanza, e ad ascoltarci” è il commento di Ettore; a cui si aggiunge quello di Bianca, entrambi in terza media: “L’elemento di gioco ha alleggerito l’atmosfera. È ciò che mi ha permesso di rilassarmi, e di esprimere come mi sentivo, che cosa pensavo dell’anno passato e del ritorno a scuola”. 

Sorridono dallo schermo tutti e tredici i partecipanti; ruoli, età, ed esperienze diverse, fiduciosi nel futuro che, assieme, stanno disegnando.  

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