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Connessioni Digitali

bambini che producono i prodotti di comunicazione al computer durante il laboratorio di connessioni digitali

La pandemia ha messo in luce un grande deficit di competenze digitali tra i ragazzi e le ragazze. Un deficit profondo, legato sì alla scarsità di strumentazione tecnologica e connettività, ma anche e soprattutto alla mancanza di quelle competenze digitali indispensabili per fruire della rete in modo creativo e sicuro. Non parliamo solo di competenze tecniche ma anche delle capacità critiche per interpretare i messaggi online o degli strumenti necessari a proteggere la propria identità. Save the Children chiama tutto questo povertà educativa digitale, una povertà che blocca il futuro di tanti bambini, bambine e adolescenti e che rischia di aumentare le diseguaglianze. 

A giugno 2020, Save the Children ha lanciato il primo studio sulla povertà educativa digitale, definita come privazione delle opportunità per apprendere, ma anche sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni, attraverso l’utilizzo responsabile, critico e creativo degli strumenti digitali. 

Per rispondere a questo bisogno, abbiamo lanciato il progetto “Connessioni Digitali – per connetterci con gli altri e il mondo che ci circonda”, con l’obiettivo di contribuire a ridurre la povertà educativa digitale nei contesti più a rischio del nostro paese. Connessioni Digitali vuole offrire a tutti i ragazzi e le ragazze gli strumenti indispensabili per costruire la propria cittadinanza digitale grazie al sostegno della scuola e della comunità educante.  

Il progetto prevede il coinvolgimento di 99 scuole secondarie di I grado, per un totale di oltre 1000 docenti e circa 6000 studenti e studentesse coinvolti in un percorso didattico della durata di due anni scolastici, integrato nel curriculo di educazione civica. 

Connessioni Digitali si caratterizza per: 

  • Il protagonismo degli studenti nella realizzazione di prodotti di comunicazione (voci enciclopediche digitali, petizioni, podcast, digital storytelling e produzioni di marketing sociale) che permettono il consolidamento delle competenze digitali e la promozione della cittadinanza attiva attraverso un percorso didattico annuale di circa 26 ore. 
  • Il coinvolgimento dei docenti in percorsi di formazione (in modalità blended, con incontri nazionali e territoriali) e tutoraggio, volti a trasmettere le conoscenze e le competenze digitali funzionali a progettare e realizzare percorsi educativi finalizzati all’acquisizione e alla verifica delle competenze digitali di base. 
  • L’alleanza con la comunità educante, favorendo nuove sinergie tra scuola ed extra-scuola nei territori coinvolti. Il percorso didattico proposto promuove il coinvolgimento di realtà territoriali (associazioni, autorità locali, volontari, ecc.) nel percorso curricolare. 
  • L’allestimento di 80 newsroom, aule-laboratori cross-mediali in cui le classi si trasformano in vere e proprie redazioni, lavorando alle produzioni di comunicazione digitale e aprendosi al mondo virtuale e al territorio. La redazione giornalistica digitale consente agli studenti di cimentarsi in video interviste, reportage, inchieste e quindi esercitare le proprie competenze digitali come reali protagonisti della rete. 
  • Il sostegno di una piattaforma digitale ricca di schede didattiche, tutorial, strumenti di valutazione ed auto-valutazione e di un forum a disposizione di studenti e docenti. 
  • La certificazione delle competenze, una restituzione degli obiettivi raggiunti e del percorso realizzato da ciascun studente e studentessa nell’ambito del progetto. 
  • La presenza di una valutazione d’impatto, finalizzata a dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di progetto e che questi siano il risultato specifico delle attività realizzate.