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Contesto

Tra il 2013 e il 2017, quasi 2 milioni di cittadini di Paesi terzi hanno preso dimora nell'UE-28 su base annuale. Tra questi, il 20% circa sono minorenni, molti dei quali non accompagnati o separati dalle loro famiglie. I sistemi educativi nazionali sono i più colpiti da questa situazione poiché devono abbracciare la sempre maggiore diversità culturale, linguistica, socio-economica ed etnica. Il numero crescente di minorenni che arrivano negli ultimi anni sta portando a riesaminare quale sia il modo migliore per integrarli con successo. Una delle maggiori sfide che attendono l'UE consiste proprio nella riuscita integrazione di questi ultimi arrivati, nonché delle popolazioni migranti più consolidate e dei loro discendenti. Nel 2015, quasi il 25% degli studenti quindicenni nei Paesi dell'UE era di origine straniera o aveva almeno un genitore di origine straniera.

Progetto

IMMERSE (Integration Mapping of Refugee and Migrant Children at School and other Experiential Environments in Europe) è un progetto europeo che mira a creare una nuova metodologia integrata per generare e monitorare dati quantitativi e qualitativi e di sviluppare raccomandazioni per l’integrazione socio-educativa dei bambini rifugiati e migranti presenti in Europa.

Save the Children interviene insieme ad un ampio consorzio che si compone di 11 partner (3 Università specializzate in studi su migrazioni e infanzia, 2 pubbliche amministrazioni con competenze nell’area migrazione e istruzione, 3 ONG focalizzate su diritti dei minorenni, integrazione e protezione, 2 aziende esperte nel campo dell’innovazione sociale e coinvolgimento degli stakeholder e 1 azienda tecnologica specializzata in trasformazione digitale) provenienti da 6 Paesi europei (Belgio, Germania, Grecia, Irlanda, Italia e Spagna).

Obiettivi e attività

  • Definire nuovi metodi e strumenti di ricerca attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e la creazione di metodologie condivise per coinvolgere tutti gli stakeholder interessati (studenti, famiglie, associazioni, scuole, docenti, educatori, decisori politici e istituzioni nel campo dell’apprendimento e dell’integrazione)
  • Recepire il punto di vista dei bambini durante l’intero processo attraverso la realizzazione di una ricerca partecipata in grado di garantire il loro coinvolgimento attivo nella creazione e nella validazione della dashboard di indicatori
  • Raccogliere dati rappresentativi della realtà europea attraverso lo sviluppo di una piattaforma digitale che aiuterà i ricercatori a raccogliere, monitorare e analizzare i dati in 6 diversi Paesi europei e un HUB dove si animerà una comunità virtuale di professionisti, istituzioni e altri attori interessati all’inclusione sociale e educativa dei minorenni migranti e rifugiati, dove condividere esperienze, idee e buone prassi
  • Orientare gli stakeholder interessati affinché adottino le raccomandazioni attraverso la produzione e la diffusione di buone pratiche e raccomandazioni politiche su misura per migliorare i sistemi di integrazione dei minorenni rifugiati e migranti in Europa.

Per approfondire: 

1) IMMERSE: ricerca qualitativa 2020 per la co-creazione di indicatori di integrazione.

2) IMMERSE: Un nuovo sguardo attraverso la ricerca qualitativa 2022.