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Protezione di bambine e bambini

Ciotola con matite e penne colorate

Perché

L' Albania rimane uno dei Paesi più poveri d'Europa, nonostante abbia raggiunto lo status di Paese a medio reddito. A causa della carenza dei servizi di assistenza sociale e della scarsità di fondi disponibili i sistemi di protezione dell’infanzia non sono sufficienti in termini di accessibilità, disponibilità, copertura ed efficacia. Si stima che il 26% degli adolescenti di 11, 13 e 15 anni abbia subito abusi fisici almeno una volta, e che circa un terzo delle donne siano sopravvissute a episodi di violenza domestica.

Sono molti i fattori che determinano la presenza della violenza in tutti i contesti, dalla famiglia alle comunità, alle istituzioni, e bambine e bambini ne sono direttamente o indirettamente colpite. Tra questi fattori ci sono: le difficoltà economiche del paese, la disoccupazione elevata, norme culturali negative, tra cui norme di genere che svantaggiano le donne e norme sociali che sminuiscono i minori. Inoltre, i meccanismi e i servizi familiari e comunitari per prevenire e rispondere alla violenza sono scarsi o assenti ed i piani nazionali per combattere la violenza contro i minori inadeguati. Sono necessari programmi di sostegno alla genitorialità positiva, la creazione di meccanismi sicuri di segnalazione e di riferimento per bambine e bambini, e cambiamenti culturali.

Che cosa
L'intervento mira a far progredire i sistemi di protezione dell'infanzia, rafforzando il quadro giuridico e politico, sviluppando servizi comunitari integrati, inclusivi e sensibili alle questioni di genere, aumentando la resilienza di bambine, bambini, giovani e comunità. Sono due le componenti principali: la prima si concentra sul livello istituzionale delle istituzioni centrali e locali, sul miglioramento del quadro politico, sulle capacità professionali dei meccanismi incaricati e sulla qualità della fornitura di servizi pubblici. La seconda componente è legata all’autonomizzazione di bambine, bambini, giovani, genitori delle comunità, affinché si impegnino in modo più proattivo nell'affrontare le questioni relative ad abusi, violenze, pratiche dannose e siano in grado di affrontare le norme e gli squilibri di genere nelle comunità target e di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla parità di genere.

Attività principali ed alcuni risultati raggiunti

  • Supporto tecnico e finanziario al Ministero della Salute e della Previdenza Sociale per la revisione di linee guida

  • Sviluppo di un manuale di formazione

  • Facilitazione della costituzione di gruppi di lavoro multi-stakeholder per lo sviluppo di piani sociali locali.

  • Organizzazione di workshop in ogni località target per condividere i risultati della valutazione e definire le priorità.

  • Rafforzamento delle capacità del personale dei Comuni target in materia di monitoraggio e valutazione

  • Attivazione di centri comunitari

  • Promozione di pratiche di genitorialità positiva

  • Creazione e sostegno all'erogazione di servizi di base (informazione e orientamento; supporto psicosociale; supporto amministrativo, giuridico, visite alle famiglie, ecc.)

  • Supporto alla creazione di gruppi di auto-aiuto a livello comunitario

  • Sviluppo di materiali a misura di minore, in collaborazione con il governo locale e i centri comunitari, riguardo ai propri diritti