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4 cose da sapere sulle linee guida del Percorso Nascita in Italia

Abbiamo inaugurato, al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, il progetto “Fiocchi in Ospedale”. Obiettivo del progetto è contribuire a migliorare il percorso nascita delle mamme e dei bambini fin da subito, attraverso il sostegno al neonato e ai genitori, in sinergia con l’ospedale e il territorio e con particolare attenzione alle mamme e ai nuclei più vulnerabili.

Ogni storia di gravidanza e nascita ha un suo percorso e una sua variabilità clinica, organizzativa ed emotiva. Gran parte di questo percorso riguarda le persone che sono coinvolte direttamente. Tuttavia, è compito pubblico quello di rendere il percorso meno accidentato possibile, riducendo i fattori di stress, rendendo disponibili le informazioni, alimentando le competenze dei neo genitori, riducendo ansia e dolore, favorendo la prosecuzione di un sostegno assistenziale e umano anche dopo l’uscita dalle strutture sanitarie e bilanciando le esigenze e gli standard di sicurezza clinica con il riconoscimento della nascita, salvo casi specifici, come un fenomeno naturale e non come una malattia. In questo quadro d’insieme, si possono individuare alcune criticità tipicamente italiane, che le statistiche europee e nazionali non mancano di segnalare: una scarsa funzionalità della medicina territoriale e quindi un forzoso e pesante ingresso delle gravidanze in un iter ambulatoriale e ospedaliero, a volte senza reale necessità; una grande frammentazione della rete dei punti nascita, spesso a danno della qualità dell’assistenza; un eccesso di ricorso al parto chirurgico; una preoccupazione delle donne italiane nei confronti della maternità, dovuta principalmente alla scarsità e/o alla scarsa accessibilità dei servizi di supporto per le prime fasi della vita dei bambini e, più in generale, per favorire la conciliazione tra vita familiare e lavorativa; una inadeguata preparazione a fronteggiare l’aumento di donne straniere che non sono spesso in grado nemmeno di comprendere la lingua italiana. Allo scopo di rendere più sicuro e al tempo stesso di “umanizzare” il percorso nascita, sono stati messi a punto alla fine della primo decennio degli anni 2000, una serie di linee guida e di strumenti di indirizzo rivolti agli operatori sanitari e agli amministratori, ma anche alle famiglie. In particolare, alla fine del 2010, con l’accordo sancito dalla Conferenza Unificata Stato Regioni, è stata disposta la stesura e la divulgazione di un sistema di linee guida relative alla gravidanza fisiologica e alla riduzione del parto cesareo, delineando un percorso ideale della gravidanza, sia per quanto riguarda la pianificazione territoriale, sia per migliorare le modalità di assistenza e cura, sia infine per favorire la divulgazione dell’informazione per preparare, sostenere e rassicurare la donna e il suo partner durante i mesi che precedono il momento del parto e nel periodo immediatamente successivo. Tra i dieci punti dell’accordo, alcuni risultano particolarmente indicativi di quello che si potrebbe definire un modello ideale del percorso alla luce di quattro obiettivi principali:

  • umanizzare il percorso, riducendo, dove possibile, l’approccio medicalizzato e rafforzando invece aspetti come l’informazione, l’accoglienza, la riduzione del dolore e dello stress, l’accompagnamento dei neogenitori alla cura del bambino, con una particolare attenzione all’addestramento delle mamme all’allattamento al seno;
  • rendere sicure le procedure diagnostiche e terapeutiche e il parto, tutelando la salute della mamma e del neonato, mettendo in sicurezza i punti nascita, razionalizzando le strutture di assistenza e rafforzando gli strumenti per fronteggiare le emergenze;
  • favorire la continuità dell’assistenza e l’integrazione tra ospedale e territorio, con particolare riguardo al rafforzamento della rete dei consultori familiari e dei servizi sociali per la presa in carico delle situazioni di maggiore fragilità;
  • ridurre le disparità territoriali, a cominciare dal divario tra regioni del centro nord e regioni del sud.

Per saperne di più leggi Le linee di indirizzo sul Percorso Nascita