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Allattamento: le nostre policy per favorire neo-mamme e genitori

Una mamma ripresa lateralmente mentre allatta il proprio bambino

Dal 1 al 7 agosto ricorre ogni anno la settimana Mondiale dell'allattamento, al seno, un periodo di sensibilizzazione sull'importanza dell'allattamento al seno per la salute e il benessere di tutti e sulla necessità di proteggere l'allattamento al seno in tutto il mondo.

l'intervista alla nostra direttrice delle risorse umane

Proprio in questa occasione abbiamo voluto chiedere alla nostra Direttrice delle risorse umane, Livia Mascagna, di darci una panoramica delle policy aziendali e contrattuali in vigore nella nostra Organizzazione per favorire le mamme in questo delicato periodo.

1. Perché è importante sostenere le mamme in allattamento e cosa si può fare?

Sono tantissime le donne con figli che hanno dovuto rassegnare le dimissioni in Italia. Il motivo maggiormente segnalato continua ad essere la difficoltà di conciliazione della vita professionale con le esigenze di cura dei figli. Le donne infatti sono coloro che subiscono di più questo disequilibrio, rinunciando a lavorare per riuscire a portare avanti la gravidanza e realizzare una famiglia.

Come Save the Children, sappiamo bene quanto sia delicato e importante accompagnare le mamme lavoratrici, anche e soprattutto nella fase dell’allattamento. È fondamentale che questo periodo venga vissuto con serenità, sicurezza e anche attraverso l’erogazione di aiuti concreti, ove possibile.

Proprio per questo motivo, si devono sviluppare politiche di welfare aziendale che favoriscano le donne e, a maggior ragione, le madri attraverso un piano di benessere a 360° gradi. Ci si deve costantemente impegnare per creare un ambiente lavorativo sempre più positivo, che metta a proprio agio le mamme lavoratrici e le sostenga, che garantisca equità nei percorsi di carriera ed eguale accesso ai ruoli di maggior responsabilità, in poche parole che non le penalizzi o le isoli in un periodo così importante come quello che stanno vivendo. Infine è fondamentale introdurre un nuovo modello di organizzazione del lavoro, che offra maggiore flessibilità ed autonomia ai genitori e alle mamme, in particolare. La possibilità di conciliare meglio il proprio impegno professionale, da casa o in ufficio, con la propria dimensione privata è chiave per sostenere le mamme lavoratrici durante la fase dell’allattamento e non solo.

2. Quali sono le policy che regolano i permessi per l’allattamento nella nostra organizzazione?

Tutte le nostre mamme lavoratrici dipendenti hanno diritto ai permessi per l’allattamento fino al primo anno di vita del bambino, così come regolati dal contratto collettivo.

Fino al primo anno di vita del bambino o entro un anno dall'ingresso in famiglia del minore adottato o in affidamento, le madri lavoratrici dipendenti hanno diritto a due ore al giorno di riposo. I riposi raddoppiano in caso di parto gemellare o plurimo e di adozione o affidamento di almeno due bambini.

È utile ricordare che anche il papà lavoratore dipendente può richiedere il riposo per allattamento giornaliero in alternativa alla mamma, nei casi in cui la madre vi rinunci o sia impossibilitata.

Per i genitori, più in generale, abbiamo introdotto anche delle ore di permesso supplementari. Per il primo giorno di scuola o per l’inserimento del bambino o della bambina all’asilo, le mamme e i papà indistintamente hanno diritto a ore di permesso aggiuntive. Abbiamo inoltre previsto permessi aggiuntivi rispetto al contratto collettivo anche per le visite mediche per consentire alle mamme e ai loro bambini di controllare e curare la propria salute.
Anche prima della pandemia avevamo già introdotto lo smart working, ma dal 2022 abbiamo adottato un nuovo modello di organizzazione del lavoro più agile, che consente una maggiore flessibilità per tutti e con particolare attenzione ad alcune categorie, come, appunto, i genitori e le mamme.

Grazie all’introduzione di questo nuovo modello le nostre mamme possono usufruire di una flessibilità ulteriore anche rispetto alla policy applicata al resto dello staff.

È anche possibile fare richiesta del part time nel limite massimo del 3% di tutti i lavoratori dell’Organizzazione, nei periodi post maternità e fino al compimento del terzo anno di età, come stabilito dal CCNL di riferimento.

3. Quali sono normalmente le esigenze più comuni delle mamme lavoratrici in questa specifica situazione?

 Come detto, hanno sicuramente bisogno di più tempo per costruire e gestire al meglio un nuovo equilibrio vita-lavoro.  Per questo siamo stati attenti a costruire un modello di organizzazione del lavoro più flessibile, che consenta alle nostre mamme (e non solo) di avere orari di lavoro flessibili, in entrata e in uscita, quando sono in ufficio e di utilizzare un maggior numero di giorni di lavoro da remoto, proprio per garantire loro una migliore conciliazione fra vita privata e lavorativa, nel periodo estivo, soprattutto quando gli asili e le scuole sono chiuse. 

Nell’attuale policy di smart working, infatti, abbiamo garantito a tutte le nostre persone (genitori e non) nei mesi estivi, da luglio fino alla riapertura delle scuole a settembre, la possibilità di usufruire di una flessibilità totale. Si rientra in ufficio solo se lo si vuole. Una scelta che è stata adottata proprio per sostenere le famiglie presenti in Save the Children sia dal punto di vista economico, evitando le spese di baby sitting o centri estivi e sia dal punto di vista del work-life balance.

4. Quali sono le iniziative a sostegno delle mamme e della genitorialità nella nostra organizzazione?

Premetto che nella nostra organizzazione, il 72% del nostro staff è donna e di questo il 32% è mamma.

Per la missione che perseguiamo e per la composizione quasi tutta al femminile del nostro staff, sappiamo quanto è importante investire costantemente sulle politiche di welfare e well-being aziendale, attuando piani che curino il benessere e diano un sostegno materiale ed economico alle mamme e ai genitori. Il nostro piano di welfare offre un contributo economico annuale e propone diverse iniziative a sostegno della maternità e della genitorialità, offre anche beni e servizi di cura a prezzi agevolati, acquistabile attraverso la piattaforma di welfare Good4You. Proponiamo, inoltre, in collaborazione con alcune colleghe dei Programmi Nazionali, corsi di formazione sul tema della maternità e genitorialità per aiutare le nostre mamme e i nostri papà ad affrontare questa esperienza meravigliosa con più consapevolezza.

Una particolare attenzione l’abbiamo messa anche sulla necessità di offrire un supporto psicologico. In questi anni di particolare difficoltà dovuti alla pandemia e allo sfidante contesto economico e sociale in cui ci troviamo a vivere, sono stati offerti percorsi di supporto psicologico individuale e seminari di approfondimento su temi quali la genitorialità durante l’emergenza Covid ed il work-life balance. È stato poi elaborato anche un tool di monitoraggio del proprio benessere sulla nostra intranet, messo a disposizione di tutto lo staff.

Il nostro modello di organizzazione del lavoro agile e flessibile, come già detto, offre garanzie e supporto alle nostre mamme, in gravidanza e in allattamento, che possono usufruire, se ne hanno necessità, di un numero di giornate in smart working aggiuntive rispetto a quelle stabilite.

Infine, per tutelare la sicurezza e la salute della madre lavoratrice in allattamento o delle donne in gravidanza, in caso di mansioni faticose e più rischioso, si applicano maggiori tutele che prevedono la modifica temporanea delle mansioni o l’assegnazione ad altre attività per tutta la durata del periodo di allattamento.

E poi per bilanciare i carichi di cura della famiglia, che abitualmente ricadono sulle mamme, in occasione della nascita di un figlio o di una figlia, i nostri papà possono usufruire di giorni di permesso retribuito aggiuntivo rispetto al contratto collettivo.

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