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Allattamento: parliamo di peer counselor

mamma con in braccio la sua bimba neonata insieme a un operatrice di Save the Children

L’allattamento al seno non è sempre facile e scontato, e deve essere prima di tutto il frutto di una scelta consapevole da parte di mamme e neomamme.  In questi momenti, le madri hanno bisogno di sostegno. Per questa ragione nasce la figura della peer counselor per un allattamento accompagnato e che sia più sereno possibile.

Di che cosa si occupa la peer counselor

La peer counselor innanzitutto è una mamma con esperienza personale di almeno 1 anno in allattamento materno. È quindi una figura vicina per esperienza e per peculiarità alla neomamma che ha bisogno di supporto nell’allattamento.

Inoltre, per diventare peer counselor è necessario frequentare un corso di formazione riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dall’UNICEF di 20 ore sulla fisiologia dell’allattamento.

Esperienza personale e professionale sono le due componenti che contraddistinguono la peer counselor.

Peer counselor: perché è importante

Il fatto che la peer non sia una figura professionale è un aspetto molto importante perché la mamma che ha delle difficoltà trova più facile relazionarsi con una figura pari, che può comprenderla, senza la paura di sentirsi giudicata. 
Altra caratteristica importante che rende la peer accessibile da tutte le mamme è il fatto che la sua consulenza sia del tutto gratuita. Così facendo si abbattano le barriere economiche che rischiano di tagliare fuori molte mamme e neomamme dal supporto che necessitano. 

Che cosa fa una peer

Il compito fondamentale della peer è quello di accogliere le emozioni della mamma; la guida nella comprensione e nella gestione di tutto ciò che rientra nella fisiologia e la aiuta a riconoscere e gestire i problemi più comuni.
Ad esempio la peer si occupa di:

  • Fornire informazioni scientificamente valide alla mamma
  • Crea un legame sicuro, attento e comprensivo
  • Aiuta la mamma a gestire l’allattamento, le singole poppate, ad individuare la modalità più opportuna per lei e per il bambino e a risolvere eventuali problemi che possono insorgere.

Fondamentale il fatto che la peer fa sempre riferimento alle figure professionali laddove sia necessario. Diventa quindi un ponte tra la mamma, l’ostetrica e i medici in generale.

L’allattamento è un momento molto importante e delicato per la vita del neonato e della mamma. Permette di creare un primo legame solido ed equilibrato, aiuta la mamma a ristabilire lo scompenso ormonale dato dal parto e fa sentire il bebè protetto e al sicuro.

Ecco perché l’allattamento è così importante. Non sempre facile e/o intuitivo; ecco che la figura della peer counselor diventa davvero utile nel supporto e nell’avvicinamento della neomamma a questa pratica.

Questo contributo è stato scritto insieme all’associazione Lo Scrigno che si occupa anche di sostegno delle mamme nell’allattamento. 

Per approfondire leggi l’articolo sul sito della Rete 0-6.

Per trovare informazioni utili sul tema dell'allattamento, miti da sfatare, dieta in allattamento, allattamento e lavoro e molto altro, puoi leggere il nostro articolo Allattamento al seno: alcuni consigli e approfondimenti o visitare la nostra pagina, Allattamento al seno: perché è importante

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