Salta al contenuto della pagina

Coronavirus: in Africa a rischio povertà altri 33 milioni di minori

Tre bambini ugandesi in primo piano sorridono in camera. Sullo sfondo struttura in legno della scuola

La diffusione del coronavirus in Africa minaccia di invertire i progressi compiuti da dai decenni sulla condizione dei bambini in molti paesi del continente. Gli sconvolgimenti economici causati dalle misure di prevenzione rischiano di portare altri 33 milioni di minori alla povertà.

Le conseguenze del coronavirus in Africa

Si stima che la malaria potrebbe raggiungere i livelli di circa 20 anni fa e che quasi 265 milioni di giovani non vadano a scuola a causa del COVID-19. Il virus si aggiunge ai fattori che determinano l'insicurezza alimentare, e per questo la pandemia potrebbe avere un impatto a lungo termine sui bambini, nonostante le prime e decisive azioni intraprese da molti paesi africani.

Come proteggere una generazione a rischio

Secondo quanto emerge dal rapporto "Come proteggere una generazione a rischio", nonostante i minori non siano il gruppo a più alto rischio in termini di vittime dirette del coronvirus, è necessario ugualmente intraprendere azioni immediate per evitare che la pandemia abbia impatti di vasta portata sui diritti e sul benessere dei bambini africani ora e in futuro.

L’impatto sull’educazione

Il coronavirus ha un impatto enorme sull'educazione, la salute, l'alimentazione e la protezione di milioni di bambini in Africa.

Questa crisi sanitaria potrebbe compromettere i risultati educativi dei minori per una generazione, con le ragazze particolarmente a rischio di restare fuori dalla scuola. A causa dell’istruzione improvvisamente interrotta per le misure di contrasto alla diffusione del virus, si stima che 262,5 milioni di bambini della scuola materna e secondaria, vale a dire circa il 21,5% della popolazione totale in Africa, non frequentino la scuola e milioni di loro sono a rischio di non tornarci più, in particolare le ragazze.

Per molti bambini poveri e vulnerabili in Africa, le scuole non sono solo un luogo per l'apprendimento ma anche uno spazio sicuro dove essere protetti dalla violenza e dallo sfruttamento. È anche il luogo dove consumano un pasto nutriente, a volte l'unico della giornata.

Alcune scuole hanno introdotto piattaforme di apprendimento a distanza, ma restano esclusi tutti quegli studenti che non vivono in case dove è possibile connettersi e sono in condizioni di povertà. Molte scuole pubbliche non hanno le risorse, la tecnologia e le attrezzature per fornire insegnamento online. La dipendenza dei minori dalle piattaforme online per l'apprendimento a distanza ha anche aumentato il rischio di esposizione a contenuti Web inappropriati e a predatori online.
I bambini nelle aree di conflitto, così come quelli che vivono negli insediamenti di rifugiati e sfollati, sono anche a maggior rischio di subire abusi, ad esempio sfruttamento sessuale in cambio di cibo o acqua, o di ammalarsi facilmente e morire di malattie prevenibili.

Il nostro intervento


Per supportare i bambini colpiti dal COVID-19, abbiamo adattato i nostri programmi. Tra le altre cose, sosteniamo l'apprendimento a distanza in modo che i minori possano continuare la loro istruzione da casa. Abbiamo distribuito dispositivi di protezione individuale nelle comunità vulnerabili, e stiamo sostenendo economicamente le famiglie per aiutare a mitigare gli impatti negativi dell'epidemia. Stiamo conducendo programmi nutrizionali nelle comunità vulnerabili e aumentando la consapevolezza sulla prevenzione della malattia.

Dona ora

 

Tutti gli articoli sul Coronavirus:


Tutti i nostri approfondimenti sul coronavirus in Italia e nel mondo. 

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

Chi ha letto questo articolo ha visitato anche