Salta al contenuto della pagina

Crescere Insieme, negli Spazi Mamme

Mamme del progetto Crescere Insieme di Save the Children attorno ad un tavolo che cucinano e si divertono

Il progetto “Crescere Insieme” è stato pensato all’interno della bella e significativa esperienza dei nostri Spazi Mamme a contrasto della povertà e della solitudine educativa nelle periferie del Paese, realizzati con il sostegno di Credem. In particolare “Crescere Insieme” ha contribuito alla valorizzazione delle attività in 7 città: Brindisi, Genova, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma e Sassari. 

Un aspetto importante riguarda la nostra collaborazione progettuale con  Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi, guidata dalla presidente Carla Rinaldi e nata a partire dall’esperienza educativa per la prima infanzia di Reggio Emilia. Approfondiamo le peculiarità del progetto con il contributo di Elisa Ferrari, project manager e Valentina Conte, architetto, Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi.

Crescere Insieme: educazione per la prima infanzia

Un’educazione di qualità, per grandi e piccoli, sia in una scuola, sia in un’attività educativa non può prescindere da alcuni principi di base. Le premesse essenziali per costruire degli interventi di educazione si fondano sul mettere al primo posto i diritti dell’infanzia, come tutelarli e promuoverli nei contesti cittadini e in un più ampio quadro nazionale e internazionale. Per una educazione di qualità è fondamentale:

  • 1. Riconoscere nel bambino, fin dalla nascita, diritti e potenzialità, ricchezza espressiva e comunicativa, i famosi “Cento linguaggi”. 
  • 2. Inquadrare il processo educativo come relazione non solo tra bambini, ma tra tutti i soggetti della comunità educante allargata, la scuola, la famiglia, il quartiere, in una attitudine di ascolto e di reciprocità. 
  • 3. Individuare lo spazio di apprendimento come “terzo educatore”, come lo ha definito Loris Malaguzzi, filosofo che più di ogni altro, insieme all’amministrazione comunale emiliana, ha costruito le fondamenta di questo approccio, noto in tutto il mondo come Reggio Emilia Approach. 

Con “Crescere Insieme” promotori e beneficiari hanno co-progettato un nuovo modo di abitare lo spazio esistente e un ciclo di nuove attività in ciascuna città, accogliendo bisogni e domande e costruendo ipotesi di attività stimolanti e interessanti, incentrate soprattutto sulla valorizzazione della relazione mamma-bambino e sul potenziamento delle capabilities genitoriali. Appoggiandosi a materiali semplici e strumenti di uso comune, le attività hanno cercato di favorire la creatività, accompagnando bambine, bambini e adulti nella relazione, nel gioco, nella scoperta. 

Il valore educativo dello spazio 

Ma cosa significa riqualificare o attrezzare uno spazio educativo, che accoglie quotidianamente bambine, bambini e famiglie in quartieri in situazioni di marginalità? Che ruolo ha lo spazio fisico nelle relazioni e nei processi di apprendimento? Che valore assume? È nato da queste domande il confronto con le educatrici e gli operatori degli Spazi Mamme coinvolti nel progetto, per costruire un orizzonte culturale condiviso, all’inizio della co-progettazione delle attività di “Crescere Insieme”. 

Lo spazio parla, sempre. Parla delle persone che lo abitano, delle loro intenzionalità ed è importante, in un progetto educativo come in una scuola,  che sia uno spazio che accoglie, che parli del “prendersi cura”. Lo spazio educa, con il suo allestimento, con la luminosità, con i colori, con i profumi che offre, dialoga e concorre quindi al processo educativo di bambini, ragazzi e dei futuri “abitanti” di questi ambienti al pari di educatori, insegnanti, operatori, genitori.

La riqualificazione degli spazi

Progettare un ambiente educativo significa quindi intrecciare elementi di pedagogia e architettura, coinvolgendo aspetti sociali, culturali, politici in un approccio olistico e non frammentario ai saperi.

La riqualificazione e valorizzazione di ambienti all’interno di due Spazi Mamme nell’ambito del progetto, a Palermo e Sassari, si è posta, dunque, l’obiettivo di offrire spunti di bellezza che trovano la loro qualità estetica nelle relazioni che sono in grado di innescare o di favorire. Sono spazi flessibili, plasmabili, in cui è presente un paesaggio di arredi, strumenti e attrezzature in grado di supportare attività differenziate, spazi che consentono di essere personalizzati, disponibili a ricevere un’impronta, una traccia di chi lo abita. 

Partendo dal confronto sulle attività possibili in questi spazi, si sono progettate possibilità di grandi spazi di relazione, ma anche piccoli angoli di intimità. Colori, luci, ombre, suoni, odori, suggestioni tattili sono stati parte della progettazione, che ha curato il bilanciamento della grammatica sensoriale di questi ambienti ricercando un equilibrio delle qualità materiali e immateriali, per concorrere ad un miglior benessere dell’utenza, eterogenea, che abita e abiterà questi spazi.

Se, come detto, lo spazio è strutturante, tanto da assumere un ruolo attivo e fondamentale nei processi di apprendimento, non può essere considerato solo come mero contenitore di arredi e attrezzature funzionali alle proposte laboratoriali. Va piuttosto considerato come una risorsa educativa capace di sostenere e orientare i processi di crescita sul piano individuale e collettivo. L’esperienza di “Crescere Insieme” lo ha confermato ancora una volta.


Per leggere tanti articoli, notizie e approfondimenti sui bambini e le bambine dagli 0 ai 6 anni visita il sito della Rete Zero-Sei.

Chi ha letto questo articolo ha visitato anche