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FUTURA: contro la povertà educativa femminile

incontro di persone sul progetto futura per il contrasto alla povertà educativa femminile

FUTURA è un progetto nazionale attivo nelle città di Venezia, Roma e Napoli, promosso da noi insieme a Forum Disuguaglianze e Diversità e YOLK™ in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Le protagoniste del progetto sono 300 ragazze e giovani donne tra i 13 e i 24 anni, tra cui 50 giovani mamme, che vivono situazioni di grave povertà o forte vulnerabilità.

Ospitato da Dedalus Cooperativa Sociale, che lo gestisce sul territorio in collaborazione con il Forum Disuguaglianze e Diversità, oggi il Progetto FUTURA ha fatto tappa a Napoli, per l’incontro sul primo anno di progetto. 

Futura: contrastare la povertà educativa di genere

Il progetto FUTURA prevede l’attivazione di “Piani personalizzati di accompagnamento educativo”, definiti a partire dagli specifici bisogni e aspirazioni di ogni ragazza e giovane donna coinvolta, e valutando le risorse economiche su attività, sostegni materiali e supporti individuali.

Il 45% è stato destinato a interventi relativi a studio e lavoro, e sono stati sostenuti anche percorsi finalizzati al riorientamento, al benessere emotivo, alla costruzione di reti di supporto. Il 72% dei percorsi viene realizzato su proposta e grazie alla sinergia delle associazioni del territorio.

Futura: il primo anno del progetto

Sono stati 155 i percorsi attivati nel primo anno di progetto nelle 3 diverse città, e per la fine di febbraio diventeranno 184, di cui 38 a Napoli. A livello nazionale le giovani madri attualmente coinvolte sono 25.

Nello specifico, gli interventi si riferiscono al constesto lavorativo e di studio, con percorsi di ripresa o sostegno allo studio dai primi anni delle scuole superiori fino all’università. Il 28% si rivolge a speranze e aspirazioni, proponendosi di realizzare obiettivi specifici come il riorientamento e una pianificazione più concreta della propria vita. Il 20% è rivolto al benessere emotivo, con diversi percorsi che includono la partecipazione ad attività sportive, culturali, ricreative e, all’occorrenza, di sostegno psicologico. Il restante 7%, rivolto alle relazioni sociali e alle reti di supporto, riguarda quei percorsi in cui si forniscono strumenti per esercitare cittadinanza attiva, conoscenza dei luoghi, delle istituzioni, delle possibili reti di supporto sul territorio. In generale, tutti i percorsi prevedendo un accompagnamento di lunga durata, spesso lavorando contemporaneamente su più ambiti di intervento.

Inoltre, in tutti i territori, i partner lavorano costantemente con la comunità di riferimento: il 72% dei percorsi, infatti, viene realizzato su proposta e grazie alla sinergia delle associazioni di diversa natura presenti sul territorio come associazioni culturali sportive e ricreative. Nel tempo, si è rafforzata anche la collaborazione con istituti scolastici di diverso ordine e grado e con i servizi sociali.

“Le disuguaglianze educative ed economiche oggi cancellano sul nascere le aspirazioni di crescita di tante ragazze e giovani donne, le più penalizzate – nonostante i migliori risultati scolastici – anche nell’accesso al mondo del lavoro. Il progetto Futura vuole tracciare una strada per rimuovere questi ostacoli e rafforzare i sistemi di welfare locale, attraverso strumenti flessibili e personalizzati, con un impegno congiunto – delle istituzioni, degli attori privati e del mondo non profit – in grado di sostenere concretamente e valorizzare le risorse e i talenti di tutte le ragazze”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children. 

Tutti possono sostenere il progetto FUTURA con il proprio contributo attraverso la piattaforma di raccolta fondi di Intesa Sanpaolo

Per approfondire leggi il comunicato stampa

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