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Haiti, corsa contro il tempo per gli aiuti a bambini e famiglie

Una donna haitiana tiene in braccio la sua bambina che indossa un vestito rosa e le tiene le braccia strette intorno al collo. La donna indossa una maglietta marrone e un cappellino bianco in testa. Dietro di loro si vedono le lamiere di una baracca.

Dopo il terribile terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito Haiti sabato scorso, stiamo lottando contro il tempo per fare fronte ai bisogni più urgenti dei bambini e le famiglie colpite.

La scossa ha provocato almeno 1300 vittime, migliaia sono i feriti e al momento si teme per il passaggio della tempesta tropicale Grace.

Le conseguenze del terremoto ad Haiti

Il terremoto ha distrutto migliaia di abitazioni e uno dei ponti che costituiva la via di accesso principale all’area più colpita del Paese.

È straziante vedere la devastazione causata da quest’ultima tragedia, in un Paese in cui la situazione della popolazione era già molto difficile. I nostri operatori sul campo ci segnalano che molte famiglie stanno dormendo all’aperto, perché la propria abitazione è andata distrutta o perché temono per le scosse di assestamento.

I bambini sono esposti al rischio di violenze o abusi e l’allestimento di ripari sicuri è la necessità più urgente. C’è anche bisogno immediato di cibo e acqua potabile per evitare il rischio di malattie.

Siamo presenti e operiamo ad Haiti dal 1978, fornendo programmi di nutrizione, educazione, e per i sistemi igienico-sanitari e di distribuzione dell’acqua potabile.

Siamo intervenuti anche in risposta al terremoto del 2010 e dell’emergenza umanitaria causata dall'uragano Matthew nel 2016.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

Per sostenere i bambini più vulnerabili, dona ora al nostro Fondo Emergenze per i Bambini.

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