Invasione di locuste in Corno d’Africa: quasi 4 milioni di bambini a rischio
Quasi 4 milioni di bambini che vivono in Kenya, Etiopia e Somalia e stanno già soffrendo la fame sono a rischio di ulteriori deprivazioni a causa dell’invasione delle locuste del deserto che sta colpendo il Corno d’Africa, devastando raccolti e vegetazione. Si tratta della peggiore invasione di cavallette degli ultimi 25 anni, mentre in Kenya degli ultimi 75.
La minaccia delle locuste
Sciami grandi 2.400 chilometri, quasi il doppio della superficie della città di Roma, sono stati rilevati nel nord-est del Kenya e ora si stanno spostando verso il Sud Sudan meridionale e l’Uganda orientale. Sciami talmente grandi che possono contare fino a 192 milioni di insetti e che in un giorno possono mangiare la stessa quantità di cibo che consumerebbero 90 milioni di persone.
La situazione dei paesi colpiti e i bambini malnutriti
I tre Paesi colpiti stanno già fronteggiando la scarsità di cibo e almeno 1,38 milioni di bambini stanno soffrendo gravi forme di malnutrizione e hanno urgente bisogno di cure. Con l’avanzare dell’invasione delle locuste verso pascoli e terre coltivate, le Nazioni Unite prevedono che le famiglie che vivono nelle zone rurali potrebbero quindi essere messe ancora più a dura prova dalla fame.
La proliferazione delle locuste, che necessitano di terreno umido e sabbioso per deporre le uova, è stata favorita dalla recente e prolungata stagione delle piogge che ha portato a inondazioni in tutti e tre i Paesi, oltre che dalle forti piogge causate dal ciclone Pawan, che lo scorso dicembre ha colpito la Somalia.
Crisi climatica e insicurezza alimentare
Le crisi climatiche rimangono il principale fattore scatenante della profonda insicurezza alimentare nel Corno d'Africa e continuano a colpire gravemente diversi Paesi della regione. Nel 2019, tra marzo e la metà di maggio, le precipitazioni sono state inferiori del 50% rispetto alla media annuale nella regione e le forti piogge che si sono scatenate successivamente, provocando inondazioni, hanno avuto un impatto su quasi 2,8 milioni di persone in Etiopia, Kenya e Somalia colpendo e distruggendo ampie aree di coltivazioni.
L'impatto sulle coltivazioni e sui pascoli sarà pesantissimo e i bambini già vulnerabili soffriranno ancora di più la fame. Le famiglie stanno facendo di tutto per trovare cibo sufficiente, ma il clima irregolare del 2019 e del decennio precedente ha già messo a dura prova la resilienza della popolazione coinvolta.
L’invasione in corso delle locuste dovrebbe continuare sino a giugno, viste le condizioni favorevoli per la loro riproduzione. Più di 10 milioni di persone già affette da grave insicurezza alimentare in Etiopia, Kenya, Somalia e Sudan si trovano in aree attualmente colpite dall’invasione di questi insetti e altri 3,24 milioni di persone in Uganda e in Sud Sudan sono fortemente minacciate dall'espansione degli sciami.
la situazione in Sud Sudan
Oltre che nel Corno d'Africa la situazione è grave anche in Sud Sudan. Gli ampi sciami di locuste che da Kenya e Uganda si stanno dirigendo verso il Sud Sudan, mettono a grave rischio le scorte di cibo dei bambini più vulnerabili e delle loro famiglie che vivono nella regione dell’Equatoria orientale, dove già si trova il 15% delle persone in estremo bisogno di assistenza di tutto il Paese.
D'altronde, anche senza l'invasione di locuste, si prevede che nel 2020 più di 1,3 milioni di bambini con meno di 5 anni di età soffriranno di malnutrizione acuta, tra cui circa 292 mila minori che saranno colpiti dalle forme più gravi della malnutrizione.
La nostra risposta all'emergenza
Siamo impegnati nella risposta all’emergenza nel Corno d'Africa per assicurare il sostegno di cui hanno bisogno alle popolazioni colpite da siccità, inondazioni e grave insicurezza alimentare. Siamo attivi in particolare in Somalia, Etiopia e Kenya per garantire ai bambini - tra cui soprattutto i più vulnerabili colpiti dalla malnutrizione - e alle loro famiglie l'accesso all'acqua e ai servizi di salute e nutrizione, nonché assistenza per la cura del bestiame e sostegno materiale.
C'è bisogno di incrementare le donazioni per rafforzare i nostri programmi in queste aree. Per i bambini già gravemente malnutriti questa calamità potrebbe essere fatale se non agiamo subito. Il tuo aiuto tempestivo può salvarli.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.
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