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L’accoglienza dei minori migranti in Italia: sette cose da sapere

Nelle ultime settimane abbiamo visto aumentare il numero degli sbarchi sulle coste italiane, solo nelle ultime 48 ore sono stati 1.149 i migranti sbarcati nei porti siciliani, fra loro anche dei minori.  Alcuni dei bambini che arrivano sono molto piccoli, accompagnati da qualcuno della loro famiglia, ma gli adolescenti spesso sono soli e quindi più vulnerabili e con necessità specifiche di protezione. Qual è dunque il supporto concreto che viene dato loro? La nostra associazione lavora nelle aree di sbarco in Sicilia, Calabria e Puglia, e opera con uno staff professionale di consulenti legali, operatori e mediatori culturali in collaborazione con UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees), IOM (International Organization for Migation) e Croce Rossa Italiana nell’ambito del progetto Praesidium, coordinato dal Ministero dell’Interno Italiano e finanziato dal Ministero dell’Interno e dall’Unione Europea. Le nostre attività sono rivolte sia ai minori accompagnati, sia ai minori non accompagnati, con lo scopo di fornire loro informazioni, consulenza legale, mediazione culturale, favorire la corretta identificazione e protezione, monitorare gli standard di accoglienza nei vari centri dove vengono trasferiti e facilitare, se esistono le condizioni, la riunificazione familiare con parenti residenti in Italia o in altri Paesi europei. Le azione concrete svolte per la salvaguardia dei diritti dei minori in arrivo sulle coste italiane prevedono.

Subito dopo lo sbarco:

1. L’incontro con i minori stranieri per una prima informativa legale su quanto previsto dalla legge italiana per la loro accoglienza; 2. Lo svolgimento di incontri individuali per identificare le necessità specifiche dei minori. Molti di questi ragazzi hanno parenti da raggiungere, alcuni hanno problemi di natura fisica o psicologica e per questo hanno bisogno di un supporto specifico. 3. Può verificarsi un’erronea identificazione dell’età da parte delle autorità e in questi casi forniamo assistenza per ricevere via fax documentazione sull’età dal paese di origine. Stabilire la corretta data di nascita è molto importante affinché i minori possano esercitare i propri diritti.

Sapevi che L'Italia nel 1991 ha ratificato La convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, in cui è stabilito che tutti gli individui minori di 18 anni godono di  una serie di diritti fondamentali?  Devono essere protetti contro ogni discriminazione (articolo 2). Se provenienti da un Paese diverso da quello dei genitori, hanno diritto al ricongiungimento con loro (articolo 11). Hanno diritto ad essere informati sui diritti della convenzione (articolo 42).

4. Nel caso di possibili riunificazioni con parenti regolarmente presenti in Italia, o in un altro paese europeo, contattiamo il parente per verificare se esistono le reali condizioni necessarie e, se l’esito della verifica è positivo, forniamo supporto legale per il ricongiungimento. In tutti questi casi, facilitiamo l’intervento di autorità sanitarie, prefetture, questure, o altre istituzioni se necessario.

In generale

5. Monitoriamo i centri di prima accoglienza e le comunità in cui vengono ospitati i minori in Sicilia, Calabria e Puglia, in modo proattivo o su segnalazione, anche informale. 6. In presenza di condizioni critiche o situazioni particolari, interveniamo direttamente, segnalando il caso alle istituzioni o, se necessario, denunciando pubblicamente le eventuali violazioni e chiedendo un tempestivo intervento delle autorità. 7. Abbiamo inoltre sviluppato un Disegno di Legge specifico per l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati che è stato presentato nell’ottobre 2013 da alcuni parlamentari dei principali partiti ed è attualmente assegnato alla Commissione Affari Costituzionali per la sua calendarizzazione. Tra le principali misure proposte del Disegno di Legge:

  • l’uniformazione delle procedure di identificazione e accertamento dell’età;
  • l’istituzione di un sistema nazionale di accoglienza, con un numero adeguato di posti e standard qualitativi garantiti;
  • l’attivazione di una banca dati nazionale per governare l’invio dei minori che giungono in Italia nelle strutture di accoglienza dislocate in tutte le regioni, sulla base delle disponibilità di posti e di eventuali necessità e bisogni specifici dei minori stessi (attraverso una “cartella sociale”);
  •  la garanzia di un fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che non gravi sulle spese dei Comuni di rintraccio;
  • la presa in carico e un sostegno continuativo per i minori in condizioni di particolare vulnerabilità (come le vittime di tratta e di sfruttamento o i richiedenti asilo).

I minori, fin dal momento dello sbarco e in tutte le fasi successive, devono sempre essere parte attiva dei procedimenti che li riguardano, come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.