Orientamento scolastico: come scegliere la scuola “giusta”

Il percorso scolastico e formativo di ciascuno prevede degli importanti momenti di passaggio da un ordine di scuola ad un altro che presuppongono una scelta che si auspica sia fatta nel modo più consapevole possibile.
I genitori sono ovviamente in prima linea, soprattutto nel momento dell’iscrizione alla scuola di I grado (infanzia, primaria e secondaria) e alla secondaria di II grado.
Iscrizioni scolastiche: come registrarsi e dove?
Ormai da qualche anno, le iscrizioni avvengono unicamente in modalità on line (tranne che per la scuola dell’infanzia e in modo facoltativo per le scuole paritarie) sul sito del Miur.
Quest’anno sarà possibile inoltrare le domande dalle 8.00 del 9 gennaio 2023, alle 20.00 del 30 gennaio 2023, attraverso il servizio Iscrizioni online.
L'accoglimento della domanda d'iscrizione potrebbe essere subordinato al possesso di specifici criteri di precedenza in genere indicati all'inizio del modello di domanda e sul sito scuola in chiaro, uno strumento molto utile per orientare la scelta poiché permette di approfondire le caratteristiche di ciascuna scuola (Piano Triennale dell’Offerta Formativa, Rapporto di Autovalutazione, ecc.) e di confrontarle.
Un altro strumento molto utile, anche per chi si trova a scegliere il percorso post diploma di maturità, è il sito Orientarsi, ricco di infografiche, video e altri preziosi link.
Sostenere ragazzi e ragazze nella scelta
La presentazione della domanda di iscrizione è il risultato di un processo ben più lungo e complesso. Già al momento della scelta della scuola superiore, le caratteristiche e i talenti personali, le motivazioni e i desideri riguardanti il proprio futuro si intrecciano a riflessioni sulle possibilità concrete che gli studenti percepiscono di avere nel mondo reale.
Il contesto economico e sociale attuale è fortemente caratterizzato dall'incertezza rispetto al futuro. È sempre più difficile prevedere quali professioni si svilupperanno negli anni a venire. Ai giovani di oggi viene quindi richiesta una prima assunzione di responsabilità personale e sociale, un’accentuata flessibilità e soprattutto la capacità di far fronte ai cambiamenti.
L’orientamento per fasce d’età
Per contrastare la visione povera e pessimistica del lavoro, che spinge a considerare l’esperienza professionale unicamente come fonte di guadagno e come un percorso lineare, definitivo e unico, è fondamentale lavorare sull’orientamento scolastico in modo preventivo e coinvolgendo attivamente sia i genitori che gli insegnanti.
- Già tra gli 8 e i 9 anni d’età iniziano a formarsi idee, concetti, valori, stereotipi legati al lavoro. È quindi importante lavorare con bambini e bambine già dalla classe quarta della scuola primaria in un’ottica esplorativa, per aiutarli a guardarsi attorno e a imparare ad imparare senza smettere di sognare il proprio futuro.
- Tra i 9 e i 13 anni i ragazzi sanno valutare le occupazioni in base al livello di prestigio, a 14 anni iniziano a tenere conto anche di altri aspetti personali come interessi, abilità, valori.
- Nella secondaria di I grado è importante rafforzare la capacità individuale di pensarsi e collocarsi nel mondo, anche partendo dai propri talenti. Gli studenti delle classi I e II della secondaria di II grado si troveranno a verificare e rinforzare la scelta e sarà fondamentale essere supportati nel fronteggiare le difficoltà e nell’eventuale possibilità di cambiamento.
Leggi anche l’articolo sulle 5 domande e risposte sulla scelta della scuola secondaria di secondo grado., ti sarà utile!
Per orientare serve una comunità
Secondo Mancinelli (2004) i percorsi di orientamento dovrebbero innanzitutto fornire gli strumenti necessari per conoscere sé stessi e la realtà esterna, per definire i propri obiettivi formativi e lavorativi, tenendo nella giusta considerazione i bisogni e le caratteristiche individuali e le alternative professionali più plausibili in rapporto alle esigenze del mercato del lavoro. Strumenti che dovrebbero permettere ai ragazzi e alle ragazze di prendere decisioni autonome e responsabili, mettere in atto comportamenti adeguati al loro obiettivo, adattarsi all’ambiente e gestire i cambiamenti in modo positivo.
Secondo le Linee Guida Nazionali per l’Orientamento Permanente del MIUR alla scuola in primo luogo viene dato il compito, in rete con altri soggetti pubblici e privati, di realizzare una didattica orientativa per lo sviluppo delle competenze, un sistema integrato quindi, una comunità orientativa educante, che proponga un approccio centrato sulla persona e sui suoi bisogni, che possa anche prevenire e contrastare il disagio giovanile.
All’interno del progetto Fuoriclasse in Movimento, la nostra rete di scuole contro la dispersione scolastica, viene promosso il concetto di comunità educante, leggi l’articolo per saperne di più.
Continua ad approfondire:
Se cerchi spunti per attività sul tema dell’orientamento da realizzare a scuola o nei centri educativi, ti consigliamo La margherita delle possibilità e il Crucipuzzle dell’orientamento, due attività per riflettere sulle proprie scelte in modo ludico e sereno.
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