Periferie: un'audizione alla Camera per ripartire dai più giovani
Abbiamo partecipato oggi all’audizione presso la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, alla luce della riduzione delle risorse previste dal Piano originario per questi interventi. È stato nell'ambito di questo incontro istituzionale che abbiamo espresso l’auspicio di aumentare i fondi destinati ai Progetti di rigenerazione urbana e ai Piani urbani integrati dal Pnrr, anche attraverso altre fonti di finanziamento.
giovani e periferie
In Italia quasi 3 milioni e 800 mila bambini, bambine e adolescenti vivono nelle grandi città metropolitane e per molti di loro questo significa crescere in quartieri inospitali, senza servizi né spazi per il gioco o la socializzazione.
È per questo che abbiamo evidenziato quanto sia importante ascoltare e riconoscere il punto di vista di chi vive in questi territori, a partire dai più giovani, che possono elaborare proposte valide e creative a partire dalla conoscenza diretta dai loro quartieri.
Proprio le periferie sono oltretutto le zone in cui c'è maggiore concentrazione di minori ma i fattori di rischio cin cui devono confrontarsi quotidianamente possono compromettere la loro crescita educativa, sociale ed emotiva.
Ecco perché crediamo che sia fondamentale ripartire da queste zone, concentrare le risorse e operare interventi significativi di riqualificazione.
Abbiamo bisogno di città a misura di bambino/a, dove gli spazi siano ripensati e ridisegnati proprio a partire dal loro punto di vista, immaginando perfierie diverse, i cui spazi siano compatibili con le esigenze delle nuove famiglie che vanno a popolarle.
Il tema delle periferie è intrecciato con quello della povertà educativa, sulla quale incidono anche fattori di contesto come la presenza o meno sul territorio di servizi per l’educazione della fascia 0-6 anni, un’offerta educativa non formale di qualità, la tipologia di scuole presenti, la qualità dell’insegnamento e degli edifici scolastici, la presenza del servizio mensa e del tempo pieno.
Cosa chiediamo
Crediamo sia fondamentale stanziare fondi statali, secondo una programmazione a lungo termine sulla base di un’“Agenda Urbana nazionale per i bambini” che preveda interventi di recupero urbano co-progettati con i minorenni residenti nel territorio di riferimento miranti a garantire servizi educativi per l’infanzia, un pasto a scuola al giorno, completo, sano e gratuito per i minorenni di nuclei familiari in povertà certificata; una palestra in ogni scuola e una biblioteca dove garantire anche libri di testo scolastici in comodato d’uso gratuito, scuole aperte tutto il giorno per assicurare il tempo pieno nelle scuole primarie e il tempo prolungato in quelle secondarie di primo e secondo grado, e spazi aggregativi giovanili che prevedano anche orientamento e accompagnamento per i ragazzi e le ragazze che non sono inseriti in alcun percorso di istruzione e formazione, né lavorativo.
La petizione "Qui Vivo"
A ottobre 2023 abbiamo lanciato la campagna "Qui Vivo" e una petizione con cui chiediamo alle istituzioni di assicurare a tutti i bambini che vivono nelle periferie educazione di qualità, attività sportive, spazi sicuri per crescere.
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