Dall’8 al 10 marzo presso WeGil in Largo Ascianghi 5, una installazione immersiva per provare quello che sente un bambino che assiste a violenze domestiche
Alla vigilia della Giornata internazionale contro le discriminazioni al via la campagna #UPprezzami di SottoSopra, il Movimento Giovani per Save the Children, per dire basta ai pregiudizi e agli stereotipi.
Prosegue la raccolta firme online lanciata dall’Organizzazione per chiedere lo stop alla vendita di armi italiane usate in Yemen dalla coalizione a guida saudita.
L’appello dell’Organizzazione per garantire il rimpatrio, la protezione e la riabilitazione di questi bambini e delle loro famiglie in base al diritto internazionale.
Questo tipo di servizio integrativo per l’infanzia, che in Italia non è molto diffuso come nel nord Europa, riguarda secondo gli ultimi dati 1 bambino su 100, soprattutto nelle regioni del Nord.
Circa 4,5 milioni di bambini hanno rischiato di morire per fame nel 2018 nei dieci paesi peggiori in conflitto: Afghanistan, Yemen, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Siria, Iraq, Mali, Nigeria e Somalia.
Selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, Futuro Prossimo coinvolge 26 partner ed è sviluppato in tre città italiane.
Dal 5 al 7 febbraio presso l’Ateneo dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro ingresso via Nicolai - piano terra, una installazione immersiva per provare quello che sente un bambino che assiste ad episodi di violenza domestica.
Solo nel Governatorato di Hodeidah negli ultimi 6 mesi sono stati più di mezzo milione i bambini sfollati. Una media di oltre 2000 bambini ogni giorno da giugno dello scorso anno.
Dopo il naufragio di cui si è avuta notizia ieri, altre persone innocenti rischiano in questo momento di perdere la vita se i soccorsi non interverranno immediatamente.
Quasi 1 minore su 6 vive in case con gravi problemi strutturali e molti bambini sono stati costretti a lasciare la propria abitazione a causa della crisi economica: il 90% delle sentenze di sfratto nel 2017 ha avuto come motivazione morosità incolpevole.