Il rapporto, realizzato da una commissione di esperti di diritti umani, ha rilevato almeno 6.500 vittime e 16.706 feriti tra la popolazione civile dello Yemen tra marzo 2015 e giugno 2018, sottolineando che il numero reale è probabilmente superiore.
Save the Children accoglie favorevolmente i principali risultati e le raccomandazioni emerse dal Rapporto dell’inchiesta internazionale indipendente in Myanmar, pubblicato oggi.
Decine di bambini tra i 6 e i 14 anni sarebbero stati uccisi e molti altri sarebbero stati feriti quando un bus scolastico è stato colpito, probabilmente da un attacco aereo, nella città di Dhahyan, nel governatorato di Saada, nel nord dello Yemen.
Save the Children è estremamente preoccupata circa l’impatto psicologico che il terremoto che ha colpito Lombok rischia di avere sui bambini, mentre il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi.
Ci sono state varie scosse di assestamento durante la notte come ci riferiscono i nostri operatori sul posto, e le persone sono scosse e traumatizzate, soprattutto i bambini che hanno vissuto il secondo terremoto in una settimana.
Il blocco delle forniture di combustibile per Gaza scattato da ieri presso il principale varco israeliano di Kerem Shalom, mette a gravissimo rischio il funzionamento degli ospedali, degli impianti di trattamento delle acque e le abitazioni nella striscia
Più della metà dei bambini e degli adolescenti, in Italia, non può fare una vacanza di almeno 4 giorni lontano da casa e oltre 3 ragazzi su 5, quasi il doppio rispetto al 2015, non possono permettersi, per motivi economici, periodi neanche più brevi.
In Italia ad altissimo rischio i minori migranti soli in transito alla frontiera nord: a Ventimiglia, ragazze finiscono vittime di sfruttamento sessuale per pagare i passeurs e varcare il confine.
Quasi 1.700 civili, tra cui 363 bambini, sono stati uccisi nel conflitto in Afghanistan nella prima metà del 2018, il numero più alto mai raggiunto negli ultimi 10 anni.
Save the Children chiede il cessate al fuoco immediato e l’accesso umanitario urgente per i bambini sfollati a causa dei combattimenti di Dera’a nel sudest della Siria.
Le organizzazioni umanitarie presenti al molo di Trapani (Intersos, Medici Senza Frontiere, OIM, Save the Children, UNICEF e Unhcr) esprimono profonda preoccupazione per il ritardo nello sbarco di 67 persone presenti sulla Nave della Guardia Costiera.
Al via oggi la nuova iniziativa di sensibilizzazione dell’Organizzazione “Abbattiamo il muro del silenzio” per accendere i riflettori su una piaga invisibile che ha conseguenze devastanti sulla vita e sul futuro dei minori.
Presso il Tribunale per i Minorenni a Catania abbiamo avviato il primo servizio di orientamento sui diritti dei minori stranieri non accompagnati rivolto alle figure di riferimento dei minori come i tutori e gli operatori di comunità.