Il nuovo rapporto “Dangerous ground” rivela che nel 2017 più di 720.000 siriani sono rientrati in Siria, tuttavia per ogni persona che ritorna nel Paese ci sono 3 persone costrette a fuggire dalle loro case a causa della violenza del conflitto.
Torna il Safer Internet Day (#SID2018), la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta alla sua XV edizione, si celebra quest’anno il 6 febbraio, in contemporanea in oltre 100 nazioni nel mondo.
Alla vigilia del Safer Internet Day, l’Organizzazione lancia l’indagine “Che genere di tecnologie?”, che indaga sulle differenze di genere nei comportamenti e abilità digitali.
Il nuovo centro per i minori stranieri non accompagnati offre servizi di base, consulenza legale, corsi di italiano, laboratori artistici e musicali, attività culturali, orientamento al lavoro.
Save the Children chiede la fine immediata dei combattimenti scoppiati due giorni fa ad Aden tra i separatisti del sud e il governo appoggiato dalla coalizione a guida saudita
Nell’anno passato solo il 30% degli oltre due milioni di persone che vivono in aree sotto assedio o difficilmente raggiungibili sono state raggiunte dai convogli di aiuti. Imperativo che i negoziati di Vienna lavorino per porre fine alla violenza.
Siamo sconvolti e inorriditi dalla violenza contro il nostro staff ma determinati a riprendere quanto prima le nostre attività nel Paese. Il sito e l'account social diventano neri in segno di cordoglio.
Siamo devastati dalla notizia dell’attacco all’ufficio di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan, dove questa mattina un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel nostro compound.
Cinquantadue persone, di cui il 90% bambini con meno di 15 anni di età, hanno già perso la vita in Yemen a causa della peggiore epidemia di difterite dal 1989, mentre sono 716 i casi sospetti.
7.000 persone costrette a spostarsi ogni giorno, oltre la metà degli sfollati recenti è rappresentata da bambini. Ripari, cibo, acqua e medicine sono insufficienti a soddisfare i loro bisogni, come denuncia l’Organizzazione.
L’Organizzazione, insieme ad altre 16 agenzie umanitarie, chiede con urgenza l’apertura del porto di Hudaydah per consentire l’accesso di cibo, medicine e carburante.
Chiediamo con urgenza la piena attuazione della legge Zampa per garantire condizioni di accoglienza adeguate e opportunità di inclusione sociale a bambini e ragazzi. Tra gli aspetti positivi della legge la figura del tutore volontario.
Nel 2018 sono attese oltre 48.000 nuove nascite di bambini Rohingya in Bangladesh. Bambini che cominceranno così la loro vita in campi per rifugiati e insediamenti informali dove le famiglie vivono in fragili tende fatte di plastica e bambù.
Urgente un piano nazionale per contrastare il disagio abitativo e il riconoscimento, da parte dei sindaci, dell’iscrizione anagrafica delle famiglie in condizioni di precarietà abitativa, per garantire l’accesso ai servizi essenziali.