Più della metà dei bambini e degli adolescenti, in Italia, non può fare una vacanza di almeno 4 giorni lontano da casa e oltre 3 ragazzi su 5, quasi il doppio rispetto al 2015, non possono permettersi, per motivi economici, periodi neanche più brevi.
In Italia ad altissimo rischio i minori migranti soli in transito alla frontiera nord: a Ventimiglia, ragazze finiscono vittime di sfruttamento sessuale per pagare i passeurs e varcare il confine.
Quasi 1.700 civili, tra cui 363 bambini, sono stati uccisi nel conflitto in Afghanistan nella prima metà del 2018, il numero più alto mai raggiunto negli ultimi 10 anni.
Save the Children chiede il cessate al fuoco immediato e l’accesso umanitario urgente per i bambini sfollati a causa dei combattimenti di Dera’a nel sudest della Siria.
Le organizzazioni umanitarie presenti al molo di Trapani (Intersos, Medici Senza Frontiere, OIM, Save the Children, UNICEF e Unhcr) esprimono profonda preoccupazione per il ritardo nello sbarco di 67 persone presenti sulla Nave della Guardia Costiera.
Al via oggi la nuova iniziativa di sensibilizzazione dell’Organizzazione “Abbattiamo il muro del silenzio” per accendere i riflettori su una piaga invisibile che ha conseguenze devastanti sulla vita e sul futuro dei minori.
Presso il Tribunale per i Minorenni a Catania abbiamo avviato il primo servizio di orientamento sui diritti dei minori stranieri non accompagnati rivolto alle figure di riferimento dei minori come i tutori e gli operatori di comunità.
Una scuola supportata da Save the Children a Dara’a in Siria e frequentata da circa 536 studenti è stata gravemente danneggiata in un attacco aereo avvenuto poche ore dopo che le lezioni erano state sospese per motivi di sicurezza.
I dati diffusi oggi da ISTAT indicano che la povertà minorile in Italia è una vera emergenza, la fascia d’età fino ai 17 anni è infatti in assoluto la più colpita.
A poche ore dall’incontro preparatorio di oggi in vista del Consiglio Europeo su asilo e migrazione che si terrà la settimana prossima, Save the Children esprime la propria profonda preoccupazione per la gestione della crisi migratoria.
Quasi il 14% dei minori in Italia abbandona la scuola precocemente, una delle percentuali più alte in Europa. In un anno 170 scuole, 20.000 minori, 2000 insegnanti e 1000 i genitori hanno aderito al movimento.
Separare inutilmente un bambino dalla sua famiglia è inumano, traumatico e, senza mezzi termini, inaccettabile. Un atto così crudele come la separazione può infatti causare gravissime conseguenze sociali ed emotive ai bambini.
Nella delegazione che ha incontrato il Presidente anche i ragazzi di Sottosopra, il movimento di giovani per l’Organizzazione, per chiedere maggiore attenzione all’infanzia nell’azione legislativa del Parlamento e al contrasto alla povertà educativa.