Siria: preoccupazione per escalation di conflitti interni
In Siria sta avvenendo un’escalation di conflitti regionali e interni. Il numero di attacchi in aumento sta minacciando la vita dei civili: ad oggi 16,7 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria, di cui quasi la metà bambini.
In questo momento l’attenzione internazionale è focalizzata sulla drammatica situazione a Gaza, e si teme che le parti in conflitto stiano intensificando le ostilità all’interno della Siria mentre il mondo guarda altrove. Insieme ad un gruppo di organizzazioni presenti nel Paese, invitiamo tutte le parti a cessare urgentemente le ostilità, ad assicurare la protezione dei civili e l'immediato rispetto del diritto internazionale umanitario.
Siria: escalation dei conflitti interni
Dall’inizio del conflitto a Gaza, ci sono stati 45 attacchi aerei in Siria, con una media di quasi due a settimana. Più di 60 civili sono stati uccisi negli attacchi più recenti, avvenuti in aree urbane e aeroporti densamente popolati, tra cui Aleppo, Damasco, Lattakia, Deir Ez-Zor, Idlib e Qamishli. Di recente, 2 civili sono stati uccisi durante un attacco in un sobborgo di Damasco dove si trovano le sedi e gli alloggi di ONG e ONU.
Gli attacchi avvenuti in questo periodo aumentano le tensioni nel Paese, rischiando di peggiorare la già terribile situazione umanitaria della Siri. Questa combinazione di crescente violenza locale, regionale e interna, non solo mette in pericolo la vita dei civili e degli operatori umanitari, ma rischia anche di destabilizzare la Siria, già profondamente colpita da oltre 13 anni di conflitto.
Inoltre, si teme per un aumento dei già elevati livelli di contaminazione da ordigni esplosivi, mettendo a rischio la vita e il benessere di milioni di siriani ora e negli anni a venire.
Gli attacchi in siria
Mentre il protrarsi del conflitto continua ad avere pesanti ripercussioni sull’economia siriana, le persone, spinte dalla disperazione, si spostano in aree a rischio di essere colpite o entrano in campi contaminati da ordigni esplosivi. Decine di civili sono stati uccisi e feriti dagli attacchi aerei nei governatorati di Raqqa e Deir-ez-Zor, compresi civili che raccoglievano tartufi, un'importante fonte di reddito per le comunità di quella zona. Intanto, la libertà di movimento di donne e ragazze è sempre più limitata.
Nel Nord-Ovest della Siria i bombardamenti hanno recentemente colpito la città di Sarmin, dove due donne e un bambino sono rimasti uccisi e 12 persone, tra cui tre donne e otto bambini, sono rimaste gravemente ferite, mentre un'autobomba è esplosa nella città di Azaz, uccidendo almeno sette persone e ferendone 30. Inoltre, si continua a lottare contro la minaccia dei droni suicidi, che nelle ultime settimane hanno colpito in alcune occasioni veicoli civili. Le principali infrastrutture civili non sono state risparmiate dalla violenza, con segnalazioni di almeno tre scuole e un ospedale sostenuto da ONG danneggiati solo nel marzo 2024.
Anche il Nord-Est della Siria è stato gravemente colpito dagli attacchi aerei negli ultimi mesi, con la distruzione di infrastrutture vitali relative a carburante, elettricità e acqua, compromettendo l’accesso all’acqua per milioni di siriani.
Cosa chiediamo
È necessario lavorare urgentemente per allentare la tensione. Tramite il Forum regionale delle INGO in Siria (SIRF), invitiamo tutte le parti in conflitto a cessare urgentemente tutte le ostilità, ad assicurare la protezione dei civili attraverso gli strumenti internazionali e l'immediato rispetto del diritto internazionale umanitario.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.