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Crisi climatica: 6 giovani presentano il primo caso alla Corte Europea

strada con palme piegata da una tempesta e un motorino sulla strada

Domani sarà una giornata memorabile perché 6 bambini e giovani verranno ascoltati dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo sul primo caso riguardante i cambiamenti climatici mai presentato. I ragazzi chiederanno conto ai governi di 32 Paesi europei del mancato rispetto degli impegni sul clima assunti con l'Accordo di Parigi del 2015. Noi siamo al fianco dei ragazzi e delle ragazze e parteciperemo all’udienza come terza parte, intervenendo sulla vulnerabilità specifica dei bambini di fronte agli effetti della crisi climatica.

CRISI CLIMATICA: PRIMO CASO PRESENTATO ALLA CORTE EUROPEA

Domani, mercoledì 27 settembre, si terrà l'udienza del caso Duarte Agostinho, il primo caso sui cambiamenti climatici mai portato davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo nel 2020 e il primo contro un numero così ampio di Stati. Sarà una tappa cruciale per i diritti dei bambini e del nostro pianeta.

A presentare il ricorso davanti alla Corte sono André, Catarina, Cláudia, Mariana, Martim e Sofia, giovani portoghesi di età compresa tra gli 11 e i 24 anni: sostengono che 32 Paesi europei non stiano adottando le misure necessarie per mantenere l’aumento del riscaldamento globale al di sotto della soglia di + 1,5°C, come sancito nell’Accordo di Parigi del 2015. A questo aggiungono, inoltre, che l’inerzia dei Paesi minacci i loro diritti alla vita e a un ambiente sano e protetto, come garantito dalla normativa europea.

Se l’esito sarà positivo, i Paesi saranno legalmente vincolati a intraprendere maggiori azioni per affrontare la crisi climatica. 

IN AULA PER L’IMPATTO DELLA CRISI CLIMATICA

Noi saremo presenti in aula come terza parte per presentare un’istanza sulla vulnerabilità specifica dei bambini agli effetti della crisi climatica, evidenziandone l’impatto sul loro diritto alla sicurezza, alla salute, all'istruzione e a un futuro prospero.

"I bambini sono in prima linea nella crisi climatica, quindi è essenziale che abbiano a disposizione piattaforme per esprimere le loro preoccupazioni e chiedere conto ai responsabili. Sosteniamo il ruolo dei bambini come leader dell'azione per il clima. Siamo al fianco di Sofia, Catarina, Cláudia, André, Mariana e Martim, che ora possono far sentire le loro preoccupazioni alla Corte europea dei diritti dell'uomo,” ha dichiarato Ulrika Cilliers, il nostro Direttore Globale per le Politiche e l'Advocacy.

Giovani sempre più protagonisti del cambiamento

Le nuove generazioni stanno dimostrando di essere sempre più consapevoli del proprio ruolo e dell’urgenza di agire per salvare il Pianeta. Sicuramente possiamo imparare tanto da loro. Unisciti a noi per proteggere il nostro Pianeta e il futuro dei bambini, scopri cosa stiamo facendo. 

CRISI CLIMATICA E AMBIENTALE

I bambini devono poter diventare protagonisti del cambiamento politico ed essere tutelati immediatamente, vista la minaccia sistemica rappresentata dai cambiamenti climatici e le gravi ripercussioni su tutti loro.

La crisi climatica è davvero una crisi dei diritti dell'infanzia. Senza un'azione adeguata, la sopravvivenza, lo sviluppo e l'istruzione dei bambini sono a grave rischio, così come l’ambiente in cui cresceranno.

Il mondo deve riconoscere il ruolo dei bambini e la loro leadership nel movimento per il clima, ascoltando la loro voce e favorendo il loro coinvolgimento nelle decisioni politiche.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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