Ddl Femminicidio: maggiori tutele per gli orfani di femminicidio
Oggi, nel corso dell’audizione in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati si è discusso sul disegno di legge che introduce il reato di femminicidio.
Il testo attuale, approvato dal Senato con significativi miglioramenti, rappresenta un passo in avanti nella tutela degli orfani di femminicidio e delle vittime di violenza, inclusi i minori. Allo stesso tempo, è fondamentale ricordare che la violenza maschile contro donne e ragazze è un fenomeno che necessita di azioni su più livelli, a partire dalla prevenzione, intesa anche come educazione, informazione e sensibilizzazione sui temi delle relazioni, della sessualità, del consenso e del rispetto, sin dalla giovane età.
Tutela orfani femminicidio: cosa prevede il nuovo Ddl
Il testo del disegno di legge su femminicidio prevede un ampliamento dell’accesso ai benefici previsti per gli orfani di femminicidio a tutti coloro che sono stati privati della madre perché uccisa in quanto donna, anche in assenza di un legame sentimentale, attuale o passato, tra la vittima e l’autore del reato, superando così un limite finora previsto dalla legge.
Altrettanto importante è l’estensione dei benefici economici anche ai figli di donne sopravvissute a tentativi di femminicidio, ma rimaste gravemente compromesse al punto da non poter più prendersi cura dei propri figli. In questi casi, i minori avranno diritto alle stesse tutele previste per gli orfani di femminicidio.
Tuttavia, ricordiamo l’importanza dell’educazione all’affettività e alla sessualità a scuola. L’ambiente scolastico può essere un punto di riferimento fondamentale, aiutando ragazzi e ragazze a orientarsi e a ricevere informazioni corrette e sicure.
“Riteniamo necessario introdurre un percorso continuativo e strutturato di educazione affettiva e sessuale nelle scuole, in forme adeguate alle diverse età e realizzato da esperti qualificati”, ha dichiarato Giorgia D’Errico, Direttrice Relazioni Istituzionali di Save the Children.
Raccolta dati su vittime di violenza domestica e di genere
Infine, è essenziale creare un sistema organico di raccolta di dati statistici, da effettuare in modo continuativo e con periodicità costante, che comprenda anche le informazioni riguardanti i figli delle vittime di violenza domestica e di genere, con un’attenzione specifica rivolta agli orfani di femminicidio.
“Auspichiamo la piena attuazione della legge 53 del 2022, che prevede disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere. La violenza maschile contro le donne e le ragazze e la violenza assistita sono fenomeni ancora in gran parte sommersi, di cui il femminicidio rappresenta l’espressione più grave, che giunge al culmine di una serie crescente di azioni contro la vittima. Una raccolta dati puntuale può aiutare a quantificare il numero di donne e minori vittime di violenza, monitorare il fenomeno e orientare le politiche di prevenzione, protezione e cura”, ha concluso D’Errico.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.
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