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Docenti in rete: da nord a sud insieme per una scuola migliore

Fuoriclasse docenti

“Ho vissuto questo seminario come il blocco di partenza di un programma che vuole incidere efficacemente sulla dispersione scolastica, che parte dalla scuola per allargarsi con cerchi concentrici alla società” (docente scuola Trilussa, Milano)

In aereo, treno, auto o pullman: oltre 50 insegnanti, delegati dalle 25 scuole partecipanti al programma Fuoriclasse, si sono dati appuntamento per il 12 dicembre a Napoli, presso il Maschio Angioino. Insieme a loro, tanti educatori che sui territori di Bari, Crotone, Milano, Napoli, Scalea e Torino lavorano per promuovere il benessere scolastico nei contesti più a rischio.

Si apre così il primo seminario nazionale Fuoriclasse, con l’obiettivo di avviare un lavoro di condivisione tra scuole, e più in generale di costruzione di un movimento che in rete lavori contro la dispersione scolastica.

Per il primo seminario si è scelto di lavorare sui consigli consultivi, un’attività Fuoriclasse che dal 2012 promuove azioni di benessere scolastico ideate dagli stessi studenti.

Prendendo in prestito la Filastrocca Impertinente di Rodari (“Chi sta zitto non dice niente/chi sta fermo non cammina/chi s’allontana non s’avvicina/chi va storto non va dritto/ chi non parte in nessun luogo arriverà”) gli insegnanti e gli educatori hanno potuto riflettere su quattro aspetti centrali per promuovere la partecipazione a scuola: il ruolo dello studente (delegato o rappresentante?), il compito del docente (come integrare, ad esempio, l’approccio partecipativo e il curriculo scolastico?), il monitoraggio e la valutazione dell’intervento (cosa definisce il successo di questa buona pratica?), l'apertura dei consigli consultivi alla scuola e sul territorio.

Dal lavoro in piccoli gruppi e nei momenti di riflessione in plenaria emergono tanti spunti, la consapevolezza che non ci sono poi tante differenze tra Milano e Bari e che spesso il tempo per fermarsi e riflettere, confrontarsi davvero sembra sempre così poco. E invece serve.

Aiuta a sentirsi parte di qualcosa di significativo. Contribuisce a riconnettersi con la bellezza, il metodo, la passione per questo lavoro. A sentirsi meno soli davanti alle sfide educative che quotidianamente i ragazzi ci pongono. A rispondere “tutti” davanti alla domanda provocatoria “Quando si perde quel ragazzo, chi perde? Lo studente, la famiglia, la scuola o il progetto?” Il seminario nazionale ha voluto avviare un primo momento di confronto sulla scuola: l’auspicio è quello di realizzare un vero e proprio movimento di docenti, dirigenti ed educatori che insieme si confrontino su questi temi e intervengano in maniera efficace nella lotta alla dispersione scolastica.

Una rete che si allarghi e che coinvolga sempre più scuole e territori, disseminando buone pratiche e intuizioni per il successo formativo.

Per connettere le eccellenze italiane che non riescono a “fare sistema”, per provare a riformare la scuola sul campo, a partire da chi ogni giorno si impegna per garantire il pieno diritto all’istruzione/educazione di tutti i bambini e i ragazzi in Italia. Prossimo appuntamento nazionale? Milano, nel mese di maggio. Nei diversi territori proseguono invece i momenti di formazione e riflessione, con l’avvio di tavoli tecnici tematici con delegazioni di docenti a Roma. Per seguire tutte le sfide Fuoriclasse, seguici su Facebook Fuoriclasse – un progetto  di contrasto alla dispersione scolastica.