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G7: milioni di bambini a rischio senza soluzioni di lungo termine

I leader del G7, riuniti oggi in Sicilia, devono impegnarsi fermamente ad affrontare questioni globali fondamentali, come l’insicurezza alimentare e la malnutrizione, la migrazione e la mancanza di istruzione, per evitare di condannare milioni di bambini alla fame e alla povertà estrema.

Al Vertice G7 del 2015 in Germania, i leader dei sette paesi più industrializzati avevano promesso di sollevare 500 milioni di persone dalla fame e dalla malnutrizione. Ad oggi, a livello mondiale, ci sono 159 milioni di bambini affetti da malnutrizione cronica.

Ogni anno, 3,1 milioni di bambini muoiono a causa della malnutrizione e il 2017 rischia di essere un anno particolarmente terribile, con la devastante siccità che sta affliggendo l’Africa Orientale. Se non si incrementa l’intervento umanitario, oltre a fornire chiari piani per rafforzare la resilienza, più di un milione di bambini in Nigeria, Somalia, Sud Sudan e Yemen rischia di morire.

E per sviluppare il potenziale dei minori, anche l’istruzione deve essere una priorità fondamentale dei leader del G7, con 263 milioni di bambini e giovani in tutto il mondo che sono fuori dalla scuola, tra cui 3,7 milioni sono bambini rifugiati.

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