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I rischi dell’inquinamento per la salute dei bambini

vista città con palazzi e nuvole grigie per i rischi dell'inquinamento sui bambini

Pollutoma e PFAS sono termini entrati, purtroppo, nel nostro vocabolario e che fanno parte della quotidianità, minacciando la vita delle future generazioni.

Ma che cosa sono e dove si trovano i PFAS? Cosa si intende per pollutoma? E quali sono i rischi dell'inquinimanto? Cerchiamo di fare chiarezza :

I rischi dell’inquinamento sui bambini

I rischi dell’inquinamento atmosferico per la salute delle bambine e dei bambini vanno da esiti avversi alla nascita, mortalità e tumori infantili, disturbi dello sviluppo neurologico, obesità e patologie respiratorie. Si stima che in Italia l’8,4% dei bambini tra i 6-7 anni soffra di asma e l’inquinamento potrebbe essere la causa scatenante. L’aria inquinata incide anche sullo sviluppo cognitivo dei bambini, che migliora del 13% nelle scuole con i più bassi livelli di polveri sottili nell’aria.

Perché le bambine e i bambini rischiano di più? Ecco spiegato in sintesi: 

  • Durante l'infanzia si ha un’esposizione agli inquinanti proporzionalmente maggiore rispetto agli adulti. In rapporto al peso, bambine e bambini consumano una quantità maggiore di cibo, acqua e aria. Toccano e mettono in bocca oggetti che possono contenere sostanze nocive.
  • Il sistema metabolico dei bambini nei primi anni di vita è immaturo. In molti casi, sono meno capaci degli adulti di espellere e disintossicare i composti tossici.
  • Lo sviluppo iniziale di bambine e bambini crea finestre di grande vulnerabilità.
  • Poiché bambine e bambini hanno più anni di vita futura rispetto alla maggior parte degli adulti, hanno più tempo per sviluppare malattie croniche che possono essere innescate da esposizioni precoci.
  • I tassi di un certo numero di malattie non trasmissibili stanno aumentando nei bambini di tutto il mondo. Gli inquinanti chimici sono tra i fattori responsabili di questi aumenti.

Inquinamento, PFAS, polveri sottili, sono i risultati del cambiamento climatico causato dall’uomo. Ma la crisi climatica è innanzitutto una crisi dei diritti dei minori. Ma possiamo ancora agire per salvare il pianeta e il futuro dei bambini e delle bambine. Scopri cosa possiamo fare sulla pagina Crisi climatica e ambientale.

PFAS: CHE COSA SONO? 

La sigla PFAS indica Sostanze Perfluoro Alchiliche, ovvero acidi perfluoroacrilici, una famiglia di composti chimici usati prevalentemente in campo industriale. Sono catene alchiliche idrofobiche fluorurate, ovvero acidi usati in forma liquida con una struttura che li rende resistenti ai processi di degradazione. 

Sono davvero ovunque, in tanti oggetti di uso comune dalle padelle antiaderenti, alle plastiche per i contenitori alimentari. Oramai sono anche nell’acqua, nell’aria e nella pioggia. E possono nuocere alla salute dei bambini e delle bambine, anche a dosi basse che rientrano nei limiti di legge.

Secondo uno studio dell’Università di Stoccolma apparso su Environmental Science & Technology in tutto il mondo i livelli di PFAS, le pericolose sostanze perfluoroalchiliche indistruttibili (non a caso definite “forever chemicals”, sostanze chimiche per sempre), nell’acqua piovana sono troppo elevati.

PFAS: DOVE SI TROVANO IN ITALIA

È un problema soprattutto per le popolazioni povere del mondo che fanno affidamento sulla pioggia come fonte di acqua potabile. Ma è un problema anche per i Paesi industrializzati come il nostro perché la pioggia penetra nel suolo e alla fine le sostanze che contiene finiscono nella catena alimentare.

Le province di Verona, Vicenza e Padova sono state colpite nel 2013 dallo scandalo ambientale della ditta chimica Miteni accusata di aver inquinato la falda acquifera (con un danno certificato dall’Ispra di 136,8 milioni di euro); oltre l’80% dei bambini/e esaminati nella zona rossa avevano quantità di PFAS nel sangue ben superiori a quelle rilevate nelle popolazioni esposte a contaminazione di fondo[1].

Inoltre, alla luce del nuovo valore limite fissato dall’OMS, l’81,9% dei minorenni in Italia vive in zone inquinate dalle polveri sottiliCifra che segna il 100% in ben 8 regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Trentino Alto Adige, Veneto. Le polveri sottili PM2.5 (con particelle di diametro inferiore a 2,5 μm) e PM10 (diametro inferiore a 10 μm), hanno la capacità di penetrare nei polmoni e nel circolo sanguigno aumentando il rischio di ammalarsi. Inoltre, le sostanze chimiche nel suolo incidono sul neurosviluppo e il rumore può avere effetti negativi sulle performance cerebrali. L’esposizione al PFAS è legata a ipercolesterolemia, cambiamenti nella funzionalità epatica, risposta del sistema immunitario più bassa, con i vaccini che diventano meno efficaci, e disturbi del comportamento.

In Italia esistono oltre 30mila siti contaminati da sostanze quali amianto, diossine, idrocarburi, pesticidi, PFAS di competenza regionale e 42 di competenza nazionale. [2]

Pollutoma: ARIA, SUOLO, ACQUE INQUINATI

Gli esperti della Lancet Commission on pollution and health, un panel di esperti internazionale che monitora gli effetti dell’inquinamento sulla salute a livello globale, hanno coniato un termine nuovo, più adatto a descrivere il variegato fenomeno dell’inquinamento: il “pollutoma”

Il termine pollutoma deriva dall’inglese pollution, che significa inquinamento, o meglio l’insieme di tutte le forme di inquinamento che possono potenzialmente nuocere alla salute umana. I dati raccolti in Italia dall’ISPRA ed elaborati da ISTAT per il rapporto sugli SDGs (gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030) sono anche analizzati dal Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: il pollutoma è una realtà anche per le bambine e i bambini in Italia, e l’inquinamento dell’aria è un fattore davvero critico per la loro salute. 

INQUINAMENTO E DISUGUAGLIANZE 

Secondo una delle ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, un ambiente malsano, ovvero un ambiente inquinato, è responsabile di 12,6 milioni di decessi in tutto il mondo. L’inquinamento uccide in modo sproporzionato le persone che sperimentano povertà e vulnerabilità.

Quasi il 92% dei decessi dovuti all’inquinamento si verifica nei Paesi a basso e medio reddito e, nei Paesi a tutti i livelli di reddito, le malattie causate dall’inquinamento sono più diffuse tra le minoranze e gli emarginati. Va ricordato perché lo stesso vale anche nel nostro Paese: i fattori socio-economici restano tra i principali determinanti della salute anche nel caso di un problema diffuso e apparentemente democratico come quello dell’inquinamento. Leggi anche Il punto di vista dei giovani sulla crisi climatica e le disuguaglianze.

Continua ad approfondire:

Le bambine e i bambini che crescono in quartieri più verdi sono spesso meno depressi, meno stressati e generalmente più sani e felici. Per questo in molte scuole, si fa sempre più strada l’approccio dell’Outdoor Education

Per saperne di più sulla salute delle bambine, dei bambini e degli adolescenti visita la pagina dedicata alla XIII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, “Come stai?”

Note:
[1] mozione C. 1/01660 / Testo MOZIONE - OpenParlamento (openpolis.it) 

[2] ISTAT, Rapporto Bes 2021, Il benessere equo e sostenibile in Italia, 2022 

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