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Inaugurazione nuovo anno scolastico: alcuni punti da affrontare subito

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Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il neoministro Lorenzo Fioramonti si sono recati a L’Aquila per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, gesto molto importante dal punto di vista simbolico.

"È un segnale molto importante che il nuovo anno scolastico in Italia riparta simbolicamente proprio da L’Aquila, una città che porta ancora addosso i segni e le ferite del terremoto di più di dieci anni fa e che deve ricordarci la necessità di garantire finalmente il diritto a una scuola sicura a tutti i bambini e agli adolescenti nel nostro Paese", queste le parole della nostra direttrice dei Programmi Italia-Europa, Raffaela Milano, anche lei presente alla cerimonia di inaugurazione.

Sicurezza nelle scuole: un diritto di tutti gli studenti


Abbiamo accolto con favore anche l’annuncio del ministro Fioramonti di un ufficio al Miur per accompagnare le scuole e gli enti locali nel percorso di ristrutturazione degli edifici scolastici e ribadiamo l’urgenza di discutere il prima possibile una legge sulla sicurezza scolastica, che superi l’attuale frammentazione normativa, sulla base del Manifesto di nove punti che abbiamo presentato nei mesi scorsi insieme a Cittadinanzattiva.  

Oggi, nel nostro Paese circa 4,5 milioni di studenti vivono in aree ad alta o medio-alta pericolosità sismica, con più di 17 mila edifici scolastici interessati. Un tema, quello della sicurezza nelle scuole, che non riguarda tuttavia solo le zone a rischio sismico della Penisola. Quasi la metà degli edifici scolastici italiani, infatti, sono privi dei certificati di agibilità, abitabilità o di collaudo statico e durante lo scorso anno scolastico si sono registrati distacchi di intonaco e crolli ogni tre giorni.

Nuovo anno scolastico: altre priorità in 3 punti

Oltre al tema centrale della sicurezza nelle scuole, restano fondamentali i seguenti Punti:

  • Un impegno concreto da parte del nuovo Governo nella lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa. Il fenomeno degli studenti che si allontanano dalla scuola, in Italia, è infatti tornato a crescere, dopo diversi anni di riduzione, passando dal 13,8% del 2016 al 14,5% del 2018. Servono azioni efficaci per invertire questa tendenza, a partire da una didattica sempre più inclusiva e innovativa che stimoli l’interesse e la curiosità degli studenti. 
  • Monitorare costantemente l’attuazione della legge sul cyberbullismo, in modo da rispondere tempestivamente alle sfide educative legate alla continua evoluzione delle nuove tecnologie e a prevenire e contrastare i fenomeni di cyberbullismo.
  • Definire una strategia per individuare le aree del nostro Paese a più alto rischio di povertà educativa per i bambini, concentrando gli investimenti soprattutto nelle scuole che operano nei contesti più deprivati e dove i minori hanno meno opportunità di accedere a servizi educativi di qualità indispensabili per la loro crescita e per il loro future.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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