Inondazioni in Siria, 119 scuole distrutte
Le gravi inondazioni che hanno colpito il nord-ovest della Siria hanno causato la distruzione di 119 scuole. Le tempeste e le piogge in corso hanno già ucciso un bambino, provocato migliaia di sfollati, interrotto le strade intorno ai campi e rischiano di negare a migliaia di bambini la possibilità di avere un’educazione.
le testimonianze dei bambini
"È da una settimana che non possiamo andare a scuola perché fa troppo freddo. La nostra scuola è sotto una tenda e ora si è completamente allagata, tutta l'acqua è entrata mentre eravamo dentro", racconta Abdullah*, 9 anni, che era a scuola in uno dei campi di Idlib quando le inondazioni sono cominciate.
Anche Yasser*, 15 anni, che vive in un altro campo di Idlib dove vive: “I banchi, le classi, tutta la scuola sono stati completamente inondati dalla pioggia”, racconta.
L’accesso all’educazione in Siria
La perdita di tante scuole, distrutte dalle piogge, infligge un duro colpo all’istruzione e l’apprendimento di migliaia di bambini. L’educazione è un settore già in grande sofferenza a causa di anni di guerra, della penuria di investimenti, degli attacchi agli edifici scolastici e dell’impatto del COVID-19.
Le tende sono state spazzate via o allagate, il materiale scolastico è andato perduto e il fango ha letteralmente invaso gli spazi adibiti ad aule scolastiche.
Nel nord-ovest della Siria, i bambini continuano a pagare il prezzo più alto di questa situazione, vivono in condizioni difficili in campi non protetti ed esposti al vento e c’è anche chi è costretto a vivere all’aperto. Secondo le nostre stime, nella migliore delle ipotesi, attualmente almeno due bambini su tre nel nord-ovest della Siria non vanno a scuola e molti hanno perso la casa più di una volta.
Con il tuo sostegno possiamo intervenire con rapidità e salvare la vita dei bambini e delle bambine vittime di questa emergenza. Il nostro intervento, senza di te, non sarebbe possibile.
La comunità internazionale è chiamata a incrementare i finanziamenti per l'istruzione, in modo da poter riparare i danni causati alle infrastrutture, consentire ai bambini di tornare a scuola in sicurezza e garantire loro l’opportunità di studiare e di costruirsi un futuro migliore.
*Nomi di fantasia
Per approfondire leggi il comunicato stampa.
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