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Migranti: nuova tragedia nel Mediterraneo

barche e navi al porto

A pochi giorni dall’ultimo naufragio si registra un’altra terribile tragedia in mare.

Ancora morti, dispersi, adulti e bambini che hanno perso la vita lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Persone e bambini che affrontano viaggi drammatici e rischiosi. Non possiamo continuare ad assistere a tragedie del mare come queste.

Migranti: nuovo naufragio nel mediterraneo

Ennesimo dramma nel Mediterraneo centrale. Secondo le testimonianze che si stanno raccogliendo a Lampedusa dai 4 sopravvissuti, decine di persone sarebbero state trovate morte. Tra questi, c’erano anche alcuni minori. 

Il nostro team è attivo sull’isola, in partnership con UNICEF, fin dal primo momento dello sbarco, per fornire supporto psicosociale, ascolto e risposta ai bisogni primari ai minori soli, ai nuclei familiari e alle donne con bambini che approdano dopo la traversata del Mediterraneo.

Dall’inizio del 2023, si teme che oltre 2.000 persone siano morte o disperse nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, conosciuto come la rotta migratoria più letale.

Una strage evitabile

Dal naufragio di Cutro a quello al largo delle coste della Grecia, alle ripetute tragedie verificatesi nelle ultime settimane al largo di Lampedusa. Tutto ciò è inaccettabile e, in gran parte, una strage evitabile: l’Italia e l’Europa devono assumersi le responsabilità di creare un sistema coordinato e strutturato di ricerca e soccorso in mare per salvare la vita delle persone e aprano canali sicuri e legali di ingresso.

Troppe persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e povertà estrema stanno pagando con la vita il sogno di un futuro possibile per sé e per i propri figli, in assenza di canali sicuri e legali di accesso in Europa. 

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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