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Siria escalation dei combattimenti: bambini intrappolati, terrorizzati e uccisi

Siria bambino

“Erano le 10 del mattino ed eravamo nelle nostre tende quando abbiamo sentito la prima bomba. Quando siamo usciti ci siamo resi conto che aveva colpito a 70 metri da noi, nel campo di Al Jazeera, mentre la seconda bomba è caduta a ovest, nel campo di Al Bayan, a 100 metri da noi. La terza bomba invece è caduta nella strada di fronte a noi. Quattro persone sono state uccise ad Al Jazeera, mentre 2 persone hanno perso la vita ad Al Bayan”, racconta Samer*, padre di 4 bambini che sei settimane fa è stato costretto a fuggire dalla propria abitazione e ora vive nel campo di Atmeh, a nord di Idlib. Ieri la sua famiglia è rimasta intrappolata sotto i bombardamenti e i suoi figli si sono terrorizzati.

Nelle ultime 48 ore i bombardamenti e il lancio di missili si sono intensificati, con numerosi attacchi fatali in aree dove vivono i civili. Più di 30 scuole, sostenute da Save the Children e dai suoi partner locali, sono state temporaneamente chiuse per motivi di sicurezza.  

“Tra le 6 persone uccise ci sono anche 2 bambini. Erano seduti attorno a una stufa, nel campo, quando improvvisamente una bomba è caduta su di loro. Tra i bambini e gli anziani c’è moltissima paura, sono terrorizzati. Ho preso i miei bambini e li ho portati via dal campo, tutti i bambini hanno lasciato il campo. La situazione è molto difficile, la gente piange e ha molta paura. Siamo in inverno e non abbiamo né stufe né carbone. Se fossimo in estate potremmo sopportare la temperatura, ma ora fa molto freddo e siamo tra le montagne. Racconta ancora Samer.

“La situazione già grave a Idlib è peggiorata ulteriormente. C’è un grave aumento degli attacchi che si ritiene abbiano ucciso decine di persone solo negli ultimi giorni. I bambini e le loro famiglie stanno fuggendo nella speranza di trovare sicurezza e aiuto, ma le bombe li seguono anche nei campi e negli ospedali. Non ci sono quasi più vie di fuga per loro. Abbiamo bisogno di un immediato cessate il fuoco a Idlib e in tutta la Siria, per poter raggiungere con gli aiuti umanitari chi ne ha estremo bisogno. Oltre 250.000 persone hanno abbandonato le loro case nelle ultime sei settimane e ogni giorno ve ne sono altre che muoiono o scappano,” ha dichiarato Sonia Khush, Direttrice di Save the Children in Siria.

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