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Sudafrica: alluvioni e piogge torrenziali sempre più frequenti

foto dall alto di case allagate a causa delle piogge torrenziali in Sudafrica

Le piogge torrenziali sono tornate a creare disagi alle famiglie del Sudafrica Orientale, un’area che solo un mese fa ha subito una delle peggiori inondazioni a memoria d’uomo uccidendo più di 400 persone.

Sudafrica: tornano le piogge torrenziali

La provincia orientale di KwaZulu-Natal, compresa la città portuale di Durban dove vivono circa 3,9 milioni di persone, è di nuovo colpita dalle piogge torrenziali e le alluvioni. Questi eventi non solo danneggiano case, scuole, strade e altre infrastrutture fondamentali, ma uccidono le persone.

La scorsa settimana ci sono stati almeno due morti e 250 persone sono state evacuate dai rifugi in cui erano già ospitati come sfollati dalle inondazioni di aprile.

"In tutto il KwaZulu-Natal stiamo vedendo in prima persona come le alluvioni abbiano danneggiato i bambini più poveri ed emarginati, minando i loro diritti a sopravvivere, imparare ed essere protetti. È urgente portare a termine il disegno di legge sul cambiamento climatico in Sudafrica e i relativi piani per salvaguardare il futuro dei bambini sudafricani”, dichiara Steve Miller, CEO di Save the Children Sudafrica.

Cosa stiamo facendo

Insieme ai partner locali stiamo fornendo alle famiglie buoni pasto, vestiti, acqua e supporto psicosociale. Ai bambini e alle bambine abbiamo distribuito tablet e connessioni per continuare a studiare a distanza mentre l’accesso alle scuole è interdetto.

Questi fenomeni sono sempre più frequenti e più intensi, e gli esperti prevedono che la crisi climatica continuerà a rendere la regione di KwaZulu-Natal sempre più vulnerabile.

Siamo molto preoccupati e preoccupate per la perdita di vite umane e per quella di infrastrutture fondamentali per lo sviluppo e il benessere dei bambini e delle bambine causate dalla doppia crisi alluvionale.

Esortiamo il governo provinciale e nazionale e il settore privato a fare di più per rispondere a questa emergenza, e a investire in infrastrutture più resistenti alle intemperie.

"I bambini e le loro famiglie - aggiunge - sono stati costretti a lasciare le loro case, sono traumatizzati, senza scuola e senza le normali abitudini e strutture di cui hanno bisogno per crescere. Il loro diritto a giocare e ad avere uno standard di vita adeguato, così come i loro risultati complessivi in termini di sviluppo, sono gravemente compromessi da queste crisi ripetute. Queste inondazioni stanno sconvolgendo gli ecosistemi che sostengono la vita mettendo a rischio la produzione alimentare futura e l'accesso sicuro all'acqua potabile”.

"Tutti noi, in Sudafrica e nel mondo, dobbiamo fare di più per prevenire questo tipo di disastri. Il cambiamento climatico sta avvenendo ad un ritmo allarmante e le conseguenze di una nostra mancata inversione di tendenza sono evidenti", conclude Steve Miller, CEO di Save the Children Sudafrica.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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