Terremoto in Afghanistan: 118.000 bambini in pericolo

Mentre la maggior parte delle persone dormiva, un terremoto di magnitudo 5,9 ha colpito a 10 km di profondità il sud-est dell'Afghanistan nelle prime ore di mercoledì.
Si stima che più di 1.000 bambini e adulti abbiano perso la vita e circa 1.500 persone siano rimaste ferite. Numeri probabilmente sottostimasti e destinati ad aumentare man mano che le squadre di emergenza raggiungeranno le aree più remote.
Il peggior terremoto in Afghanistan degli ultimi due decenni
Il terremoto è un ulteriore duro colpo ad un paese già in ginocchio, dove più di 18 milioni di bambine, bambini e adulti soffrono la fame.
Le notizie che arrivano parlano di persone che si sono rifugiate all'aperto sotto teli di plastica.
Le bambine e i bambini sono tra le persone più vulnerabili nelle aree colpite dai disastri naturali come in questo caso, probabilmente saranno privi di acqua potabile, cibo e un posto sicuro dove dormire. Sono più esposti al rischio di soffrire la fame, possono contrarre più facilmente malattie infettive e, se gravemente feriti, possono rischiare la vita se non vengono soccorsi in tempo.
“Abbiamo predisposto forniture di emergenza come teloni, coperte, vestiti per bambini, scarpe e utensili da cucina, pronte per essere trasportate e poi distribuite sul posto. Siamo pronti anche a fornire assistenza economica di emergenza alle famiglie, che in molti casi si ritrovano ad aver perso tutto. I bambini afghani hanno sopportato anni di sofferenze", ha dichiarato Chris Nyamandi, Direttore per l’Afghanistan di Save the Children.
Di fronte a questa catastrofe ci rendiamo conto di come l'assistenza sanitaria e i servizi pubblici siano stati decimati negli ultimi 12 mesi e di quanto sia importante che i governi forniscano assistenza su larga scala per rimettere in funzione i servizi di base, come gli ospedali.
Per questo, ribadiamo le nostre richieste volte alla comunità internazionale, di fornire urgentemente ulteriori aiuti umanitari, non solo per la risposta al terremoto, ma per la più ampia crisi in Afghanistan.
Cosa stiamo facendo
In Afghanistan, dal 1976 sosteniamo le comunità e proteggiamo i diritti dei bambini, anche durante periodi di conflitto, cambiamenti di regime e disastri naturali. Abbiamo interventi attivi in 9 province e lavoriamo con partner in altre sei. Da quando i Talebani hanno ripreso il controllo nell'agosto 2021, abbiamo intensificato la nostra risposta per sostenere il numero sempre maggiore di bambine e bambini in difficoltà.
Stiamo fornendo assistenza sanitaria, nutrizione, istruzione, protezione dell'infanzia, alloggi, acqua, servizi igienici e sanitari, sicurezza alimentare e sostegno ai mezzi di sussistenza. Anche un piccolo aiuto è importante. Ti ringraziamo fin da subito per il contribuito che vorrai dare.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.
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