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Tratta e sfruttamento minorile, i rischi in Italia

Secondo i più recenti dati disponibili  e raccolti nel Dossier "Piccoli schiavi invisibili" sono 5,5 milioni i minori vittime di lavoro forzato o tratta ai fini di sfruttamento sessuale e lavorativo nel mondo, su un totale di 20,9 milioni di persone coinvolte. Un fenomeno complesso che manca di dati più aggiornati e nasconde un’ampia realtà sommersa che non rientra nelle statistiche ufficiali, e che è in aumento anche in Italia.

Nel 2010, in Europa, erano oltre 9.500 le vittime accertate o presunte di tratta, di cui il 15% costituito da minori (il 12% ragazze ed il 3% da ragazzi), con un incremento pari al 18%.

Cosa intendiamo quando parliamo di tratta e sfruttamento?

La tratta

Un minore vittima di tratta è ogni persona al di sotto dei 18 anni che è reclutata, trasportata, trasferita, ospitata o accolta a fine di sfruttamento, sia all’interno che all’esterno di un Paese, anche senza che vi sia stata coercizione, inganno, abuso di potere o altra forma di abuso.

Lo sfruttamento

Per sfruttamento si intende il trarre un ingiusto profitto dalle attività (o da un’azione) altrui tramite una “imposizione” che si basa su una condotta che incide significativamente sulla volontà dell’altro o che fa deliberatamente leva su una capacità di autodeterminazione della vittima sensibilmente diminuita. In particolare il grave sfruttamento può includere:

  • sfruttamento sessuale, incluso lo sfruttamento della prostituzione altrui e altre forme di sfruttamento sessuale quali la pornografia e i matrimoni forzati;
  • lavori o servizi forzati, incluso il conseguimento di profitti da attività illecite e l’accattonaggio;
  • schiavitù o pratiche analoghe e servitù;
  • adozioni illegali;
  •  asportazione di organi.

I., 17anni, nigeriana

Ho perso i miei genitori quando avevo 16 anni e 2 uomini del mio paese in Nigeria mi hanno promesso un lavoro di parrucchiera in Italia, ma quando sono arrivata qui, e avevo 17 anni, mi hanno costretta a fare la prostituta, ogni notte dalle 10 alle 5 di mattina in strada per restituire il costo del mio viaggio, 40.000 euro. Quando piangevo e mi rifiutavo la Madam mi picchiava con bastone e cinghia, voleva almeno 500 euro a settimana.  

Quali sono i dati sulla tratta e lo sfruttamento del nostro paese

  •  2.381 le vittime identificate o presunte in Italia nel 2010. Il numero più alto fra i 27 paesi Ue e i 7 che hanno chiesto di entrare in Europa.
  •  21.795 vittime di tratta - di cui 1.171 minori - soggette a sfruttamento sessuale e lavorativo o ad altre forme di sfruttamento quali l’accattonaggio e le economie illegali sono stati assistiti, dal 2000 al 2012, nell’ambito dei progetti ex art. 18 D.lgs 286/98.
  • 1451 - di cui 88 minori- sono le persone vittime di tratta assistite nel 2014 ex art. 18 D.lgs 286/98 e ex. art. 13 L. 228/2003. Le nazionalità prevalenti sono la Nigeria, seguita dalla Romania,  Marocco, Egitto, Cina e Bangladesh.
  • 10.736 i minori stranieri non accompagnati segnalati al 31 luglio 2014, di cui presenti 8.588 ed irreperibili 2.148. I principali paesi di origine sono l’Egitto, l’Eritrea, l’Albania, la Somalia e il Gambia.
  • Dal 1 gennaio 2014 al 31 luglio 2014 sono stati 13.956 i minori arrivati via mare, di cui 8.591 non accompagnati per la maggior parte di nazionalità eritrea (2.737), egiziana (1.118) e somala (998) e 5.363 accompagnati per la maggior parte siriani (4.247) ed eritrei (461).
  • Sono circa 340.000 i minori tra i 7 e i 15 anni coinvolti in lavoro minorile in Italia. E l’11% dei 14-15 enni che lavorano, ossia circa 28.000 minori, sono coinvolti in attività lavorative definibili “a rischio di sfruttamento”.

Per saperne di più scarica e leggi il rapporto Piccoli schiavi invisibili – I volti della tratta e dello sfruttamento