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Yemen: il cessate il fuoco non ha fermato la guerra sui bambini

Primo piano bambina yemenita con velo rosso

Si chiude oggi l’ultimo giorno di cessate il fuoco. Proclamato il 9 aprile scorso, nonostante l’annuncio della tregua le violenze non si sono fermate: almeno 38 civili sono stati uccisi o mutilati, tra cui cinque bambini morti in diversi attacchi e altri sei rimasti feriti. Questo è stato il secondo annuncio di cessate il fuoco in Yemen dall'inizio dell’emergenza globale coronavirus.

La guerra in Yemen e la minaccia del coronavirus


Le parti in guerra non hanno deposto le armi neanche per due settimane, nonostante in questo momento sia prioritario respingere la minaccia di una possibile epidemia di covid-19. Questo dimostra una completa mancanza di volontà politica da parte di tutti i soggetti coinvolti in questo terribile conflitto, per il quale i civili pagano il prezzo più alto giorno dopo giorno.

Yemen, confermato il primo caso di coronavirus


Appena un giorno dopo l'annuncio del cessate il fuoco, il 10 aprile, nel Paese è stato confermato il primo caso di Covid-19. Oltre alla violenza, alle malattie, alla malnutrizione e alle recenti gravi inondazioni, che rappresentano un ulteriore rischio per la salute, in quanto possono causare focolai di malattie come il colera e la febbre dengue, gli yemeniti affrontano ora la possibile diffusione del Coronavirus.

Con solo la metà delle strutture sanitarie perfettamente funzionanti, la disponibilità di 700 letti in terapia intensiva e di 500 ventilatori in tutto il Paese, il coronavirus è un ulteriore rischio per il quale lo Yemen non è senza dubbio preparato.

Il nostro impegno in Yemen


I nostri team sul campo stanno lavorando duramente per supportare le comunità in questi tempi difficilissimi, ma non si può combattere un virus mentre si è sotto attacco o rifornire un ospedale quando le strade vengono sistematicamente colpite. È impensabile immaginare che le famiglie raggiungano una struttura sanitaria o acquistino prodotti per l'igiene quando temono per la propria vita in strada. 

Chiediamo a tutte le parti di attuare e rispettare al più presto il cessate il fuoco, in modo che il popolo yemenita possa concentrare le proprie energie sulla prevenzione dell’epidemia. Il cessate il fuoco dovrebbe, poi, servire per lavorare a una pace sostenibile e a una soluzione politica a questa guerra. È l'unico modo per porre veramente fine a questa crisi umanitaria.
 

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