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10 storie che non dimenticheremo mai


Sono state più di 4.600 le vittime del Mediterraneo nel 2016, l’anno in cui si è registrato il più alto numero di migranti morti in mare; per questo a settembre abbiamo dato il via ad un’operazione di ricerca e soccorso in mare con l’obiettivo di strappare da una terribile morte più vite umane possibile. In 3 mesi e 9 missioni coordinate dalla Guardia Costiera abbiamo salvato 2.600 persone, tra cui più di 600 bambini. Sono state settimane di grande lavoro ma soprattutto di grande coinvolgimento umano ed emotivo, durante le quali abbiamo avuto l’opportunità di conoscere centinaia di persone, ognuna con la propria storia. Di seguito le 10 storie che non dimenticheremo mai:

7 settembre: la Vos Hestia, la nostra nave per l'operazione di ricerca e soccorso di migranti in mare, salpava per la prima missione. I nostri team specializzati a bordo erano pronti a fornire ai migranti assistenza medica, cibo, acqua, sostegno psicologico e protezione per i bambini.

14 settembre: i servizi sociali di Trapani hanno attivato la ricerca di una famiglia per l'affido di due bambini di 12 anni, i più piccoli a bordo, arrivati in Italia con la nostra nave.

4 ottobre: il nostro team a bordo ha fornito immediate cure mediche a un migrante gravemente malnutrito e disidratato duramente provato dal viaggio e ha distribuito acqua, cibo e coperte a tutti gli altri, che mostravano visibili segni di sofferenza.

13 ottobre: tra gli oltre 300 migranti soccorsi nel Mediterrano due giorni prima, c’erano anche due bambini più piccoli di 1 anno, oltre ad altri minori che viaggiavano da soli.
Questa operazione di salvataggio è stata particolarmente complessa ed è durata circa 5 ore, di cui 3 nella totale oscurità della notte.

27 ottobre: il nostro personale sulla Vos Hestia ha realizzato un’incredibile evacuazione medica in elicottero, durante la notte e in condizioni critiche, per salvare la vita di una donna incinta all'ottavo mese e affetta da una grave sindrome.
Lavorare ad una missione di ricerca e salvataggio in mare significa portare a termine operazioni come queste, rischiose non solo per i pazienti, ma anche per il personale, veri eroi pronti davvero a tutto per salvare vite umane.

Nella stessa missione abbiamo incontrato la piccola Amena, 5 anni, che soffre di una grave forma di asma e che non sarebbe sopravvissuta un’ora in più se la nostra Vos Hestia non l’avesse tratta in salvo. Anche lei è stata evacuata successivamente in elicottero.
Il papà Fadi ci racconta: “Siamo stati costretti a fuggire dalla Siria, non avevamo scelta. Il farmaco fondamentale per la vita di mia figlia costa 100 sterline siriane al giorno e stavamo morendo di fame. Il viaggio in mare è stato terribile, abbiamo rischiato di affondare e credevo fosse la fine. Ora vorrei iniziare una nuova vita, lasciare alle spalle la guerra, la paura e soprattutto il viaggio in mare, il viaggio della morte”.

28 ottobre: la Vos Hestia è stata contattata dalla Guardia Costiera per un’operazione di salvataggio, ma una volta arrivata sul posto 20 persone avevano già perso la vita. I corpi sono stati disposti a bordo della nave e trasportati in Italia insieme ai 290 migranti che invece ce l’hanno fatta.

3 novembre: la nostra Vos Hestia è stata impegnata nel Mediterraneo in una missione di salvataggio di circa 100 persone. Tra loro un bimbo di soli 2 mesi e due fratellini: Nasreen, 9 anni, e Ahmad, 6. Il corpo senza vita della loro mamma è stato ritrovato nel gommone sul quale viaggiavano. I piccoli sono stati momentaneamente affidati ad un apposito centro per minori nel nostro Paese.

14 novembre: un bimbo di soli 3 mesi è stato salvato dal mare insieme alla sua mamma.

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