Salta al contenuto della pagina

Bilancio 2015: educazione inclusiva per i bambini con bisogni speciali

Nel 2015 abbiamo destinato il 45% delle nostre risorse all'educazione con progetti internazionali rivolti a istruzione di base, educazione prescolare e nutrizione nelle scuole. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le comunità locali, sviluppando programmi integrati di sostegno alle famiglie e ai bambini in difficoltà. Solo nel 2015, con questo approccio, abbiamo raggiunto 1.159.639 beneficiari. 

Sono 59 milioni i bambini nel mondo che non hanno accesso all'istruzione primaria. Attraverso i nostri programmi: cerchiamo di superare le barriere strutturali e culturali che impediscono un equo accesso all'educazione, formiamo insegnanti, costruiamo o ristrutturiamo scuole e aule e forniamo materiale didattico.

Siamo impegnati anche in quei Paesi che vivono situazioni di instabilità e conflitti per garantire quella continuità scolastica spezzata da guerre ed emergenze. In simili contesti è molto più facile che le famiglie, colpite da povertà estrema, facciano pressioni sui bambini affinché lavorino al posto di andare a scuola. 

Tra questi, i più vulnerabili sono i bambini con disabilità per i quali le barriere della discriminazione si innalzano fino a sembrare spesso insormontabili. Anche nel 2015 abbiamo sviluppato progetti di educazione inclusiva che permettono ai bambini disabili di accedere all'istruzione formale.

Durante il nostro impegno in Libano abbiamo incontrato Fadya, una mamma fuggita dalla Siria con i suoi sei bambini, dopo che le bombe le hanno distrutto la casa.

Fadya era incinta quando ha abbandonato la Siria. L'abbiamo incontrata a Bekaa Valley, in un accampamento in Libano Est. Dopo il divorzio ha dovuto assistere i suoi 6 bambini che non possono frequentare la scuola. Yasmeen, Nassim e Imad, tre dei suoi bambini, soffrono di disturbi alla vista e, per questo, non sono in grado di raggiungere la scuola, ma ricevono assistenza informale da un insegnante, a cui la stessa forma di disabilità visiva non ha impedito di diventarlo...
Fadya desidera che la sua Yasmine diventi un'insegnante un giorno o l'altro, ma per farlo ha bisogno di uno specifico supporto che la includa in una delle 200.000 scuole allocate in tutto il Libano per i bambini siriani profughi.

Siamo in Libano per garantire i diritto all'educazione per i bambini rifugiati indipendentemente dal genere, dalle condizioni fisiche, etniche, religiose e personali.

Per saperne di più visita la pagina del nostro bilancio