Come spiegare il rientro a scuola ai bambini: 7 consigli per genitori

Si avvicina il rientro a scuola di settembre, ma i dubbi sulle modalità sono ancora presenti. Si punta alla presenza al 100%, ma tra le diverse regole da conoscere e la possibilità dell'uso della didattica a distanza non c'è ancora una completa certezza sui modi e i tempi del rientro.
C’è eccitazione, felicità, ma anche incertezza e timori. È normale, dopo un lungo periodo caratterizzato da chiusure, dopo aver vissuto un lockdown totale e una ripresa comunque parziale, il rientro a scuola desta preoccupazioni nei genitori e fa scaturire molte domande nei più piccoli.
Abbiamo messo a punto pochi semplici suggerimenti, attraverso i quali i genitori e gli adulti possano adottare comportamenti e strategie per una ripartenza che si lasci alle spalle i mesi difficili che molti bambini e molte bambine hanno dovuto attraversare.
7 consigli per il rientro a scuola
- Ascoltare: prendiamoci del tempo per ascoltare i più piccoli, capire le loro eventuali preoccupazioni sul rientro a scuola è il primo passo per comprendere il loro stato emotivo e poterli dunque supportare. Come farlo? Sarà fondamentale non solo rassicurarli e quindi evitare di esprimere eccessiva preoccupazione e ansia legate al contagio da Covid-19, ma anche stimolare la condivisione delle attività scolastiche, il racconto di esperienze nuove, positive e divertenti che vivranno a scuola.
- Collaborare: è un momento delicato per bambini, ragazzi e insegnanti, per queste ragioni è indispensabile creare un clima di collaborazione dove i genitori si impegnano a trasmettere messaggi coerenti in linea con quelli di dirigenti insegnanti e personale scolastico. Solo lavorando insieme si avrà una ripresa sicura e una scuola accessibile a tutti nel rispetto delle regole comuni.
- Fare squadra: con gli altri genitori e sostenere famiglie e bambini che mostrano particolari difficoltà in questo periodo può davvero fare la differenza. Essere solidali e disponibili anche solo ascoltando e mostrandosi propositivi nel trovare soluzioni insieme, può sicuramente essere d’aiuto per le famiglie più vulnerabili.
- Fornire informazioni semplici e chiare: cercare di non creare confusione e dire la verità nel modo più semplice è sempre la cosa migliore da fare. Informare bambine e bambini con un linguaggio semplice e adatto alla loro età è il modo migliore per tranquillizzarli e facilitare la comprensione di ciò che sta accadendo intorno a loro. Gli adulti possono confrontarsi con la scuola per avere le informazioni più aggiornate possibili e reperire alcuni consigli. Importante inoltre attenersi sempre alle fonti ufficiali come quelle del Ministero dell’istruzione e della salute.
- Rassicurare e approfondire, riguardo le regole da rispettare a scuola sul Coronavirus: è essenziale far comprendere al meglio a bambini, bambine, ragazze e ragazzi che le nuove regole e i nuovi dispositivi di protezione da utilizzare a scuola, sono misure necessarie per proteggere se stessi e gli altri. Prendiamoci del tempo per spiegare ai più piccoli che a scuola troveranno alcuni cambiamenti strutturali per il rispetto del distanziamento fisico. Inoltre spieghiamo bene la situazione e che cosa sia il Coronavirus, per farlo abbiamo raggruppato in un articolo molti strumenti utili per spiegare il Covid ai bambini. Questo li aiuterà a sentirsi più consapevoli e comprendere maggiormente anche le indicazioni dei comportamenti da adottare.
- Non discriminare. I genitori e gli adulti di riferimento sono l’esempio più prossimo da seguire per i bambini, è dunque fondamentale evitare comportamenti o affermazioni discriminatorie verso eventuali compagni di scuola contagiati o verso persone che provengono da una determinata area geografica. Di fronte a un bambino/a che dovesse essere invece vittima di discriminazione è importante cercare di coinvolgere gli altri genitori, gli insegnanti e coloro che sono vicini al bambino/a, per non farlo sentire escluso e per condividere informazioni corrette.
- Mettere in atto piccoli gesti che possono fare la differenza. Quello che stiamo vivendo è un clima piuttosto teso, è importantissimo quindi trovare modalità nuove e divertenti per invogliare i bambini a rendere abituali i piccoli gesti di prevenzione senza stress. Anche qui gli adulti sono l’esempio più prossimo dei bambini ed è fondamentale dunque che loro stessi siano portavoce e attuatori del seguire le norme in vigore soprattutto in presenza dei più piccoli. Adottando comportamenti coerenti e valorizzando le attività a scuola creando anche occasioni di divertimento, trasformeranno questi piccoli gesti in sane abitudini.
Leggi anche gli altri articoli sul Coronavirus
Chi ha letto questo articolo ha visitato anche
Fine pandemia da Covid-19: non cancella le sfide dei bambini
La dichiarazione di fine pandemia da COVID-19 non cambia il fatto che 100 milioni di bambini in più sono stati spinti verso la povertà e 1,5 miliardi di minori ha visto interrotta la propria istruzione.Fame nel mondo: la situazione oggi e i cambiamenti previsti per il futuro
La fame nel mondo continua ancora oggi a mietere vittime in tutto il mondo. La pandemia inoltre ha aggravato la situazione. I dati sull’incremento del fenomeno, ci confermano l’importanza dei nostri interventi per proteggere i più vulnerabili.Pandemia e bambini: una generazione sospesa nel limbo del covid
I bambini nati e cresciuti durante la pandemia non hanno conosciuto il mondo pre virus, sono una generazione sospesa nel limbo del covid. I momenti cruciali della crescita dei più piccoli sono colpiti da un grave impoverimento di stimoli e socialità.