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Emergenza Ebola, la storia di Konnah e della sua famiglia in quarantena (Foto)

Nella risposta all'emergenza Ebola è molto importante fornire supporto psico-sociale ai bambini le cui vite sono state colpite dalla crisi e alle famiglie che rischiano di non avere mezzi di sussistenza sufficienti durante i periodi di quarantena.

Konnah ha 12 anni, vive in un villaggio gravemente colpito dall’Ebola, vicino Monrovia. La madre di Konnah è stata portata in una clinica ai primi di settembre, la famiglia non ha sue notizie da allora. Dalla clinica dicono che non si trova lì e per questo stanno cercando di avere informazioni da altre fonti. Quando la madre si è ammalata, tutta la famiglia è stata messa in quarantena e una settimana dopo anche Konnah e sua zia sono stati portati in ospedale. La zia di Konnah è purtroppo morta, lui però si è ripreso ed è tornato a casa con un certificato per dimostrarlo. In presenza di un caso di Ebola ogni famiglia deve restare in quarantena, completamente isolata per 21 giorni. Così è accaduto per la famiglia di Konnah che, durante questo periodo ha però ricevuto il kit di sopravvivenza fornito da Save the Children. Il kit contiene riso, carne in scatola, sardine, stoviglie, il cloro, un secchio, il sapone, il dentifricio e lo spazzolino da denti. Abbiamo fornito loro anche un materasso nuovo affinché potessero bruciare quello in cui dormiva la madre ammalata.

Ero molto felice quando mi hanno detto che potevo tornare a casa, ora non devo più vivere in quarantena come prima di andar via. Posso giocare e vedere i miei amici mi sentivo debole quando ero malato, ma ora mi sento forte di nuovo.

 Konnah con la sua famiglia