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Iman, sopravvissuta a un bombardamento in Yemen

Iman Yemen

Quando è stata raggiunta da suo padre Salem, la piccola Iman non smetteva di piangere. “Sto morendo papà, sto morendo, sto morendo”, urlava tra le sue braccia.

Iman - 6 anni - stava giocando nel cortile di casa sua, nella città di Hodeidah in Yemen, quando il suo quartiere è stato bombardato da un attacco aereo. Le bombe hanno distrutto la sua casa e quelle dell’intero isolato, mentre le schegge l’hanno colpita ferendola gravemente al collo, alla mano e alla gamba.

Salem stava tornando a casa da lavoro quando ha visto il fumo sollevarsi dalla sua casa. Ha cominciato a correre disperatamente col terrore che tutta la sua famiglia fosse morta, quando è arrivato ha trovato sua figlia Iman distesa a terra, disperata e coperta di sangue.

La bambina è stata portata nell’ospedale locale, dove il medico è riuscito a tamponare l’emorragia di sangue ma ha subito consigliato al padre di portarla in una clinica meglio equipaggiata per curarla adeguatamente. Dopo aver incontrato il nostro staff, Iman è stata trasferita nell’ospedale della città di Sana’a affinché potessero intervenire sulla sua ferita al collo e per la quale a Hodeidah non avevano gli strumenti necessari per l’operazione.

Abbiamo coperto il costo delle cure mediche necessarie per stabilizzare Iman in collaborazione con la Refugee Danish Council e ora sta a poco a poco migliorando. Il nostro team la segue quotidianamente e le assicura un supporto psicologico per aiutarla a superare l’esperienza traumatica che ha dovuto affrontare.
 

Iman è sopravvissuta alla guerra in Yemen, un conflitto che non risparmia i civili. Secondo le stime sarebbero circa 6500 i bambini rimasti uccisi o feriti dai bombardamenti in Yemen dall’inizio del conflitto.

L’impatto della guerra sui più piccoli è drammatico: la distruzione di case e servizi essenziali e l’insicurezza alimentare li espongono alla malnutrizione, alle malattie e a problemi psico-sociali con conseguenze catastrofiche e durature nel tempo. 

Lavoriamo sul campo senza sosta per garantire protezione ai minori più vulnerabili attraverso programmi di protezione, salute e nutrizione, ma tantissimi bambini hanno ancora bisogno di aiuto. 

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