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La crisi in Ucraina e le conseguenze umanitarie

bimba seduta su una panca in un luogo chiuso piuttosto mal messo, gioca con un seggiolino rosa con una bambola.

Tutti i bambini in Ucraina - almeno 7,5 milioni di minori di 18 anni – sono in una condizione di grave pericolo, fisico, emotivo e a causa del rischio di sfollamento, a seguito di un'escalation delle ostilità durante la notte.

Sono state udite esplosioni nella capitale Kiev e in altre grandi città come Kharkiv e i bambini e le famiglie sono stati costretti a rinchiudersi negli scantinati e nei rifugi antiaerei. I genitori stanno cercando di calmare i figli, che sono terrorizzati. Migliaia di altre persone stanno fuggendo dalla capitale, per lo più in auto. Le temperature nella capitale stanno scendendo sotto lo zero e i bambini sfollati rischiano di dover affrontare lunghe notti e giorni in condizioni di grave rischio. 

Leggi l'ultima notizia: "Guerra in Ucraina: fuoco incrociato sui bambini".

La situazione in Ucraina è precipitata dopo una situazione di continuo peggioramento, basti pensare che nel solo 2021 il numero di persone che ha avuto bisogno di cibo e assistenza è cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente. Le persone che vivono nelle aree più isolate raccontano di soffrire di gravissima ansia e paura e tre quarti della popolazione racconta di vivere continuamente in uno stato di paura per la propria vita, sia di giorno che di notte.

L’economia nell’area si è contratta di oltre il 50% portando una buona parte della popolazione in condizioni di estrema povertà.  Le condizioni economiche in cui sono costrette a vivere queste famiglie sono peggiorate e ad oggi la metà di loro afferma di aver esaurito le proprie risorse e di non sapere più come mandare avanti la famiglia. 

La situazione dei bambini e delle bambine in Ucraina

Sono oltre 400mila i bambini e le bambine che vivono nell’area a più alto rischio del conflitto e hanno già subito le conseguenze di otto anni di tensioni e violenze. Il rischio di una nuova escalation di violenza avrà conseguenze drammatiche su di loro: l’incremento dei combattimenti porterà inevitabilmente alla diminuzione dei servizi essenziali per l’infanzia, oltra al rischio che i bambini siano direttamente vittime degli scontri. 

Per portare loro soccorso, abbiamo bisogno del tuo aiuto.

Dona ora

L'escalation militare in Ucraina rischia di portare danni ai servizi essenziali come scuole e ospedali, motivo per cui chiediamo a tutte le parti in questo conflitto l’immediata cessazione delle ostilità. Questo è l'unico modo per proteggere i bambini dalla violenza e da altre violazioni dei loro diritti e garantire che le vite e il benessere dei bambini abbiano la priorità nella risoluzione di questa crisi.

In particolare le scuole sono luoghi in cui i bambini dovrebbero sentirsi al sicuro e felici, ed essere liberi di imparare in pace. Nessun bambino o bambina dovrebbe temere danni fisici all'asilo o sulla strada per l'asilo o la scuola, e nessun genitore dovrebbe temere, nel momento in cui lascia i propri figli, di non rivederli più.

Ulteriore preoccupazione è per i bambini e le bambine che sono costretti a lasciare le loro case, in un momento di particolare difficoltà delle condizioni meteo, durante il rigido inverno. Sono bambini che non hanno ricevuto finora cibo a sufficienza e non sono dotati di abbigliamento che consente loro di affrontare fuori casa i mesi più freddi e rischiano quindi gravi conseguenze sulla salute. 

Le conseguenze psicologiche del conflitto

Infine non bisogna dimenticare che gli ultimi otto anni di conflitto hanno lasciato segni profondi nella condizione psicologica di bambini e bambine.

Molti di loro sono stati vittime o testimoni di violenze, hanno problemi a prendere sonno e di fronte a rumori forti vivono la paura dei combattimenti. L’escalation del conflitto rischia di aggravare la condizione materiale e psicologica in cui i bambini sono costretti a vivere, distruggendo il loro futuro, impedendo di vivere una vita normale, di andare a scuola e obbligandoli a lasciare le loro case. In particolare le scuole debbono rimanere un luogo sicuro dove i bambini possano continuare il loro percorso educativo e stare lontano dai pericoli, dalle violenze e dal rischio di abusi e traffico di esseri umani. 

Lo stress della vita quotidiana sotto i bombardamenti ha gravi conseguenze sulla salute mentale degli adulti, e specialmente dei bambini. Leggi l'articolo su L’impatto della guerra in Ucraina sulla salute mentale dei bambini, in cui viene raccontata l'esperienza della psicologa Maria con i bambini ucraini. 

Cosa stiamo facendo

Operiamo in Ucraina dal 2014, supportando la popolazione attraverso interventi umanitari essenziali ai bambini e alle famiglie colpiti dal conflitto. Distribuiamo kit igienici, kit per l’inverno, cibo, medicine e denaro per coloro che si trovano in maggiori difficoltà e che possono investire per provare a dare vita ad una nuova attività che crei reddito per la famiglia. Nel corso dell'anno di guerra in Ucraina, abbiamo adeguato la nostra risposta con interventi di medio-lungo periodo, con particolare focus sulla salute, la nutrizione e l’istruzione dei minori.

La nostra risposta in Italia, per aiutare i bambini e le loro famiglie arrivati, abbiamo attivato una serie di risposte emergenziali, con lo scopo di: 

  • Assicurare la loro protezione,
  • Offrire sostegno per la prima accoglienza,
  • Supportarne l’inclusione.

In questo articolo puoi approfondire l'argomento, Un anno di guerra in Ucraina: gli aiuti a bambini e famiglie.

Urgente la cessazione delle ostilità

Senza un’immediata cessazione delle ostilità si avranno conseguenze devastanti per i bambini e le famiglie. Chiediamo alle parti in conflitto di accettare l'immediata cessazione delle ostilità, poiché questo è l'unico modo per proteggere i bambini dalla violenza e da altre violazioni dei loro diritti. Mentre i combattimenti sono in corso, tutte le parti devono rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale, anche assicurando che i civili, in particolare le scuole e gli ospedali, siano protetti dagli attacchi.

Per approfondire:

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