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Siria, stiamo potenziando il nostro intervento per far fronte all’emergenza

bambino siriano trasporta due taniche di acqua

I nostri team nel nord-est della Siria stanno continuando ad operare sul posto senza sosta, ampliando il nostro intervento per far fronte ai nuovi bisogni nati a seguito all'escalation di violenza di questi ultimi giorni.  

Una testimonianza dal nord-est della siria

“Anche se i combattimenti sono localizzati nelle zone di confine – ha dichiarato Jiwan, uno dei nostri operatori sul campo – abbiamo assistito allo sfollamento dai maggiori centri abitati verso le aree circostanti. Le persone sono spaventate e non possono prevedere quale sarà l’estensione delle operazioni militari in atto.”  

La situazione di civili e sfollati

Il nord-est della Siria accoglie molte persone che purtroppo conoscono bene gli orrori di questa guerra, molti sono stati costretti a sfollare più di una volta e con l’inverno dietro l’angolo, saranno costretti ad affrontare ulteriori sofferenze prima di poter trovare un riparo. Famiglie che sono preoccupate per le loro vite, che non pensano ad altro che a portare i loro figli al sicuro.   

Oltre ai civili siriani del nord-est, nella stessa zona ci sono migliaia di donne e bambini che vivono nei campi per sfollati. Tre di questi campi ospitano famiglie siriane e irachene, e più di 9.000 bambini stranieri di 40 nazionalità diverse con presunti legami con l’ISIS, che dipendono esclusivamente dagli aiuti umanitari per sopravvivere. Al momento i 3 campi riescono a far fronte alla situazione, ma ogni danno al sistema degli aiuti può mette a rischio la vita delle 90.000 che sono ospitate.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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