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Sisma Turchia-Siria: rischio di malattie per mancanza di acqua pulita

Panorama con edifici distrutti e macerie

In Turchia, nelle aree più colpite dai devastanti terremoti della scorsa settimana, migliaia di persone sono prive di acqua potabile sicura e strutture igienico-sanitarie.

Siamo di fronte ad una difficile situazione, poiché le tubature dell'acqua sono rotte, ma i rifiuti devono essere smaltiti in modo sicuro, per evitare il rischio di malattie trasmesse dall'acqua e da vettori. In queste condizioni c'è il rischio di un'epidemia di malattie trasmesse dall'acqua, che rischia di essere letale specialmente per le bambine e i bambini.

La testimonianza dal campo

La nostra inviata Randa Ghazy, Regional Media Manager di Save the Children International, al momento si trova ad Antiochia, nella provincia di Hatay, una delle zone più colpite della Turchia. Dal campo percepisce e ci riferisce l’urgenza di intervenire per la mancanza di acqua pulita e servizi igienici, che mettono a rischio di malattia i sopravvissuti.

Ecco il suo commentato: “È psicologicamente difficile per i sopravvissuti vivere in queste condizioni. Senza accesso ai servizi igienici, le persone non hanno altra scelta che andare in bagno all'esterno. Donne e ragazze devono gestire il proprio ciclo senza privacy, acqua pulita e prodotti sanitari, è incredibilmente stressante”.

Aggiunge: “Molte persone nelle aree colpite non hanno accesso ai servizi igienici o alle strutture igienico-sanitarie, il che le espone al rischio di malattie trasmesse dall'acqua, particolarmente letali per i bambini. Ho parlato con i genitori che dormono in auto e nei centri comunitari nelle zone intorno ad Antiochia, mi hanno detto che i loro figli vomitano, quindi c'è una vera preoccupazione che alcuni bambini si stiano già ammalando. Il problema è aggravato dalla mancanza di servizi sanitari, poiché molti ospedali sono stati distrutti e quelli che sono ancora in piedi sono sopraffatti da migliaia di feriti. Anche gli ospedali stanno esaurendo le scorte mediche e il carburante per funzionare. Non saranno in grado di far fronte a un'epidemia di malattie trasmesse dall'acqua e i bambini saranno maggiormente in pericolo”.

Il nostro intervento

Operiamo nell'area dal 2015 in stretta collaborazione con il governo locale, il comune e altre parti interessate. Siamo presenti sul campo in Turchia distribuendo cibo, ricoveri temporanei e generi di prima necessità, tra cui coperte, indumenti caldi, sacchi a pelo, stufe, pannolini e assorbenti igienici.

Stiamo inoltre coinvolgendo un team di specialisti in servizi igienico-sanitari e igiene dell'acqua, che valuteranno le esigenze sul campo e sosterranno anche il governo nella sua risposta.

In Turchia e in Siria abbiamo in programma di raggiungere un totale di 1,6 milioni di persone, tra cui 675.000 bambini. Nello specifico, 1,1 milioni di persone, di cui 550.000 bambini in Siria, e 500.000 persone, di cui 125.000 bambini, in Turchia.

Per approfondire leggi il comunicato stampa

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