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Somalia: mezzo milione di bambini a rischio per insicurezza alimentare

Madre con in braccio il proprio bambino e accanto alla figlia davanti alla loro capanna in Somalia

In Somalia a causa della siccità, dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari, dei conflitti e dell'insorgere di malattie, più di mezzo milione di bambine e bambini rischiano di andare incontro alla forma più letale di malnutrizione entro l'aprile del prossimo anno.

Non ripetiamo gli errori del passato

La nuova scioccante analisi dell'IPC fa emergere, ancora una volta, l’urgenza di intervenire: a meno che non si intensifichino rapidamente i finanziamenti per questa emergenza, metà della popolazione sarà in condizioni di grave insicurezza alimentare ovvero sarà in grado di soddisfare solo parzialmente i propri bisogni minimi. Secondo i nuovi dati diffusi, 8,3 milioni di persone si troveranno in condizioni di crisi di fame (IPC3 e oltre) entro l'aprile 2023. Attualmente sono già 5,6 milioni le persone che vivono in questa condizione.

Ben 1,8 milioni di bambine e bambini soffrano di malnutrizione grave e 513.500 di questi di malnutrizione acuta grave. Non c’è più tempo da perdere.

Dove sono gli aiuti?

"Per più di un anno abbiamo avvertito della catastrofe che si stava preparando in Somalia e che minaccia le vite di milioni di bambini. Quella a cui assistiamo è una delle peggiori crisi che abbiamo mai visto. Ma dove sono gli aiuti? Cosa ci vorrà per scuotere la comunità internazionale in modo che fornisca non solo fondi immediati per mantenere in vita le persone oggi ma anche soluzioni a lungo termine per affrontare la fame e le crisi climatiche che stanno uccidendo i bambini?", ha dichiarato il dottor Binyam Gebru, vicedirettore nazionale di Save the Children in Somalia.

Non c'è via di scampo: altri milioni di bambine e bambini rischiano di soffrire per la malnutrizione, e per malattie che cambiano la vita e causano la morte. Inoltre, la recente analisi evidenzia come anche altre aree della Somalia stanno per sprofondare nella carestia.

Cosa chiediamo

Se non si attiva un intervento immediato, il numero di persone che dovranno affrontare condizioni simili alla carestia triplicherà fino a 727.000 entro il prossimo luglio. Chiediamo lo stanziamento urgente di fondi internazionali per evitare che si ripeta la critica emergenza durante la carestia del 2011.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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